Salgono le quotazioni di Renzi premier. Ok da Pd, Pdl, Scelta Civica e Lega

Con il passare delle ore prende piede la possibilità che possa essere Matteo Renzi il prossimo Presidente del Consiglio, a capo di un governo di larghe intese con il Pdl, la Lega ed il Centro di Monti. E’ stato lo stesso sindaco di Firenze, ieri sera a Otto e Mezzo, a invitare il Pd a “scegliere se stare nel governo da protagonista. Penso che il centrosinistra debba smettere di vivere di paura e contrasti. Dobbiamo dire purtroppo non abbiamo vinto le elezioni e non possiamo andare alle elezioni, ci tocca governare con altri, come abbiamo fatto dal 2011 al 2013″. E chi, se non lui, piace molto anche al centrodestra? A fargli eco, poco dopo, è stato Matteo Orfini: “In direzione proporrò Renzi alla Presidenza del Consiglio. Mi piacerebbe sapere se Renzi, che rivendica il suo coraggio e la sua voglia di dare un contributo, se la sente di accettare un’ipotesi del genere. Penso che la sua sarebbe una candidatura in grado di sfidare tutti sul terreno del governo”.

Anche un altro “giovane turco” sponsorizza la candidatura del sindaco di Firenze, ed è il responsabile alla giustizia del Partito Democratico Andrea Orlando, che afferma: “Per la presidenza del Consiglio si può pensare o a una personalità terza di garanzia e di grande profilo istituzionale, oppure si può pensare a un leader politico. E Matteo Renzi rientra senz’altro in questo ruolo”. Ma gli inviti a Renzi a “scendere in campo” si sprecano, e a farli sono anche Piero Fassino, Dario Franceschini e Roberto Speranza.

A frenare è invece Giorgio Tonini, che a Mario Adinolfi su radio Ies spiega: “Renzi vuole entrare dalla porta principale e non come premier di emergenza. Non credo nei doppi ruoli da prima repubblica, deve vincere la sfida nel partito e poi nel Paese. Non dò molto credito all’ipotesi che possa diventarlo ora, ma si dovrà rispettare lo statuto e prima vincere la partita congressuale per poi avere la legittimazione per governare il paese”. E a fiutare il pericolo che il giovane toscano possa bruciarsi è anche Arturo Parisi: “Non è il suo tempo, per il modo stesso in cui lui ha annunciato l’assunzione di responsabilità di governo, cioè tramite un consenso verificato tra la gente. Purtroppo al momento se qualcosa abbiamo verificato è la sua sconfitta (alle primarie, ndr). Non credo si possa passare così alla leggera da un vincitore a un vinto”.

Dalle parti del Pdl a parlare è Sandro Bondi: “La mia opinione del tutto personale è che un incarico a Matteo Renzi per la formazione del nuovo governo sarebbe in linea con una domanda di cambiamento che sale dal Paese e alla quale il Pdl e il presidente Silvio Berlusconi sono pronti da tempo”. Anche da Scelta Civica nessuna pregiudiziale: “Renzi premier? Mai imposto pregiudiziali su qualcuno, seguiremo la linea del presidente” afferma il capogruppo alla Camera, Lorenzo Dellai, intervistato da Noveinpunto su Radio24.

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23 Aprile 2013