Salone del libro, sorride la Sardegna
Grande soddisfazione per l’ampio consenso riscosso al Lingotto dallo stand Sardegna, il dato relativo alle vendite cresce del 25 per cento rispetto all’edizione 2013
Grande successo di pubblico, indici in crescita e tanta voglia di lettura: la XXVIII edizione del Salone internazionale del libro si chiude quest’anno all’insegna dell’ottimismo. In cinque giorni, al Lingotto sono state registrare 341 mila presenze contro le 339 mila dello scorso anno, un’affluenza cresciuta dello 0,7 per cento. In questo trend positivo si è inserita a pieno titolo la Sardegna, considerando che il dato delle vendite, nello stand sardo, ha superato del 25 per cento quello registrato nel 2013 (l’anno scorso l’isola non era presente al Salone). Ottima anche l’affluenza, determinata dalla qualità delle iniziative promosse nel nome di Sergio Atzeni. Dati che fanno ben sperare per la ripresa di un settore che negli anni scorsi, come altre realtà produttive, complice la crisi, è stato costretto a segnare il passo.
La soddisfazione è palpabile anche nelle parole dell’assessore regionale alla Cultura Claudia Firino che a consuntivo della kermesse torinese, ha commentato: «È stata un’esperienza emozionante, dal punto vista istituzionale e personale. Sono rimasta molto colpita nel vedere tanta gente partecipare alle attività dello stand Sardegna, attratte dalle iniziative promosse e questa è una riprova ulteriore che abbiamo fatto le scelte giuste presentandoci, come Regione, con un tema importante che ci ha caratterizzato e reso identificabili nell’ambito degli eventi del Salone; determinante il ruolo dell’Aes e della Film commission, con una menzione particolare per l’Aes che ha gestito l’intera organizzazione dello stand interpretando giustamente la disponibilità della Regione». «Motivo di grande soddisfazione – ha concluso l’assessore Firino – anche la presenza delle scuole e di tanti studenti, uno stimolo in più per presentarci l’anno prossimo con un programma che possa identificarci in modo altrettanto significativo».
Il grande successo del Salone internazionale del libro e l’ampio consenso riscosso dallo stand Sardegna, dimostrano anche, se ce ne fosse bisogno, che il libro e il ruolo centrale dell’editoria anche nel terzo millennio continuano e essere elementi determinanti per la crescita culturale e lo sviluppo economico.
Lo sono a maggior ragione nelle realtà periferiche come la Sardegna in cui la specificità e la peculiarità diventano portacolori di un territorio in cui la cultura è un potente motore per l’economia, se è vero che il ruolo degli editori è stato determinante anche nella parte progettuale dell’iniziativa e nell’utilizzo ragionato dei social, come afferma Simonetta Castia, presidente AES: «Un dato significativo da sottolineare è senz’altro l’interesse mostrato da lettori di tutta Italia attraverso l’interazione e la viralizzazione in rete dei contenuti, divenuta una vetrina importante per far conoscere l’editoria sarda oltre mare.
In circa una settimana di attività abbiamo raggiunto – grazie alla collaborazione di Patrizia Puggioni, presidente di “10 righe tra i libri” – una copertura di circa 24.000 persone nei post, 8.000 visualizzazioni delle foto e migliaia di apprezzamenti e condivisioni per il programma e la presenza a Torino».