Annega anche la fiscalità di vantaggio. Un altro schiaffo alla Sardegna
Tutti attendevano con ansia il passaggio della modifica dello statuto sardo che avrebbe permesso di concretizzare nell’isola la fiscalità di vantaggio. Nella legge di stabilità il cui maxiemendamento è stato presentato ieri sera, non c’è alcuna traccia di questa modifica, e la risposta ai sardi arriva quanto mai amara. Sopratutto in questo momento quando la Sardegna affronta giorni di ricostruzione dopo la tragedia dell’alluvione. Era un provvedimento molto atteso soprattutto per superare i rilievi di legittimità costituzionale sollevati dal Governo; le aziende e gli enti locali avrebbero goduto della riduzione dell’Irap al 70%. Cappellacci parla del “mancato rispetto dei patti” e dice infurioato: “Un Governo che non dovesse rispettare i patti è un Governo che non merita nessun tipo di collaborazione istituzionale – dice il presidente Cappellacci all’Ansa – hanno 24 ore per presentare l’emendamento, altrimenti ci troveranno tutti quanti sotto Palazzo Chigi per rovesciarglielo, visto che non ho ancora saputo nulla dei provvedimenti per l’alluvione e non si possono permettere di venire qui a fare passerelle senza essere conseguenti”. E poi il governatore continua: “Se questo è il dato, noi le cose le facciamo con le nostre risorse e mandiamo tutti quanti a quel paese”.
Se da una parte dunque assistiamo alla sacrosanta ebollizione del governatore, dall’altra si consuma una vera e propria marcia contro la giunta dello stesso Cappellacci ad opera di Pd e Sel. “Tutto questo è accaduto -sottolinea Silvio Lai – perché non si è conclusa realmente una intesa sul tema tra la Regione e lo Stato, come accaduto per il Trentino e la Valle d’Aosta che oggi vedono riconosciute le proprie richieste”. Sul mancato inserimento della revisione dello Statuto nel ddl stabilità da parte del Consiglio dei Ministri, il governatore aveva fatto le barricate, convocato urgentemente la Giunta a Roma ed era pronto ad iniziative eclatanti. La protesta era poi rientrata dopo un incontro con il vicepremier Angelino Alfano che, come aveva annunciato lo stesso Cappellacci, si era impegnato a presentare “un emendamento per ripristinare il testo della legge di stabilità concordato con la Regione e contenente la modifica dello Statuto sardo, che apre la strada dell’autonomia fiscale”.