Salta la Provincia e i suoi candelieri: lettera della Giudici
Per otto anni di fila la Provincia di Sassari ha lavorato per creare tra i cittadini del Nord Ovest Sardegna un senso di comune identità e di comune appartenenza che contribuisse a rendere più agevole il compito di radicare nel territorio la convinzione che per superare questo grave stato di crisi fosse necessario compiere un percorso comune. Dietro l’obiettivo politico mai celato di coinvolgere tutti i Comuni e ogni attore politico, istituzionale, sociale, economico e culturale in un progetto di sviluppo che comprendesse tutta l’area e in cui tutti si sentissero protagonisti allo stesso modo, l’idea di appellarsi al sentimento comunitario e alla riscoperta dell’identità del cittadino provinciale puntava proprio sulla necessità di recuperare quel senso di appartenenza ormai sopito, restituendo a ciascuno la consapevolezza delle comuni matrici da cui discendiamo e di cui è il frutto l’attuale assetto produttivo, economico, sociale e culturale del territorio della Provincia di Sassari.
Per fare questo, convinti che la possibilità di coinvolgere ogni cittadino provinciale in questo percorso culturale risieda proprio nella consapevolezza della propria identità e della propria appartenenza a una comunità, abbiamo fatto ricorso anche al potente significato simbolico e ai riferimenti che derivano da alcune tradizioni che accomunano tutto il Nord Ovest Sardegna. È il caso dei Candelieri, rito sacro e popolare la cui celebrazione accomuna ancora oggi Sassari, Nulvi e Ploaghe, ma che di fatto appartiene all’intera comunità provinciale, simbolo di una devozione che nei secoli ha aiutato la nostra comunità a difendersi da epidemie e catastrofi. Era questo lo spirito con cui la Provincia di Sassari aveva rispolverato e rilanciato la tradizione di una festa dedicata ai Candelieri di tutto il Nord Ovest Sardegna. Quest’anno “La Provincia e i suoi Candelieri” non si farà. Una decisione presa a malincuore e con il groppo in gola. Resiste la convinzione che si debba continuare a investire sull’identità e sui suoi simboli, ma il momento di grave instabilità economica e istituzionale che minaccia la Provincia e la sua stessa esistenza rende necessaria questa scelta.
Oggi ci troviamo nella costante condizione di denunciare il rischio che la Provincia possa non far fronte all’ordinaria amministrazione. Allo stesso tempo, viviamo in uno stato di assurda precarietà, per cui non sappiamo quanto ancora gli enti di governo del territorio resteranno in vita. Trovare le risorse, anzitutto materiali ma anche morali, per organizzare un momento di festa comune, diventa davvero un’impresa. Gioiamo insieme a tutta la comunità, e insieme a tutti ci uniamo ancora una volta a quell’atto di fiducia rivolto alla Madonna, sperando che ogni sforzo di ragione e sentimento possa servire per superare la crisi più difficile degli ultimi tempi. Ma sono certa che saprete capire che in questo momento sia preferibile concentrare ogni sforzo, anche economico, per far fronte alle emergenze sempre più pressanti che il Nord Ovest Sardegna sta affrontando.