Salvato un altro esemplare di Caretta caretta
Lunedì 15 aprile, grazie alla segnalazione di un attento diportista e con la collaborazione della BLON del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Alghero, dopo la tartaruga marina Bruca, recuperata domenica scorsa, è stato recuperato tra Capo Caccia e Punta Giglio un secondo esemplare di Caretta caretta in difficoltà, al quale è stato dato il nome di Negrita per la insolita pigmentazione scura della pelle e del carapace.
La tartaruga è stata portata presso il Centro di Prima Accoglienza dell’AMP Capo Caccia-Isola Piana, dove sono intervenuti il medico veterinario responsabile del Centro e il personale dell’area marina. La visita dell’animale ha permesso di riscontrare una vasta ricopertura algale del carapace, segno che da diversi giorni Negrita non riusciva ad immergersi. Si è quindi provveduto ad effettuare un esame radiografico dal quale si è potuta appurare l’assenza di infezioni a livello polmonare e una occlusione intestinale, risolta la sera stessa con l’evacuazione spontanea di una striscia adesiva in plastica, presumibilmente proveniente dall’involucro di un assorbente. La tartaruga ha un’età stimata di 4/5 anni e pesa di 5,8 Kg. Anche in questo caso la giovane età non consente di determinarne il sesso.
Ora Negrita è ospite del Centro di Prima Accoglienza di Torre San Giacomo, dove ha ripreso ad immergersi, nuota con regolarità, viene nutrita con pesce fresco offerto dalla pescheria Tore Ricci, ed appare in buono stato di salute. Inoltre ieri si è provveduto a trasferire l’altra tartaruga, Bruca, presso il Centro di recupero dell’Isola dell’Asinara. Le sue condizioni hanno reso necessario il ricovero in una struttura sanitaria dotata di maggiori strumentazioni ed in grado di intervenire meglio sull’infezione polmonare riscontrata. A guarigione completata sarà nuovamente trasferita ad Alghero per la liberazione.