Salviamo il low cost, scende in campo anche la Confartigianato
L'Associazione degli Artigiani della provincia di Sassari invita gli imprenditori associati a contribuire finanziariamente: «Dobbiamo capire che questa è una partita fondamentale per la sopravvivenza di un intero territorio e della sua economia. - afferma il presidente Mario Piras.
L’abbandono della compagnia aerea low cost Ryanair dall’Hub di Alghero ha portato anche l’Associazione degli Artigiani della provincia di Sassari – Confartigianato – a scendere in campo ed “invitare” gli imprenditori associati a contribuire finanziariamente. «L’addio di Ryanair creerebbe disagio per tutti e non andrebbe solo a discapito delle attività strettamente collegate al turismo» – afferma il presidente Mario Piras.
«Siamo ad un bivio. Dobbiamo capire che questa è una partita fondamentale per la sopravvivenza di un intero territorio e della sua economia. In tutti questi anni – prosegue il presidente provinciale della Confartigianato di Sassari – i voli low cost hanno generato vantaggi per tutti: per gli operatori della ricettività e dell’agroalimentare, dei servizi di trasporto e dello shopping, dei servizi alla persona, delle case vacanze con collegamento diretto al settore edile, manutenzioni e di tutta la filiera, al museale e all’artigianato tipico e tradizionale, senza considerare il coinvolgimento dell’indotto».
«In questo momento tutto il sistema Camerale è coinvolto; è importante però agire ed agire subito, pensando anche a quelle nostre imprese che hanno deciso di andare oltre i confini regionali, sfruttando i prezzi bassi offerti dal vettore irlandese. E allora se i ragionamenti sono questi è indispensabile che tutti facciano la propria parte. Insomma, in tutti questi anni, grazie alle low cost, la Sardegna è stata la meta turistica più ambita e tutto ciò ha generato un vantaggio per il nostro territorio, incrementando la capacità competitiva delle nostre aziende e dei sistemi produttivi nel loro complesso».
«E’ stata, quindi, interessata l’intera filiera del turismo che non significa soltanto spiagge e mare, ma significa tanto altro: per esempio non possiamo scordarci delle nicchie ambientali, dei presìdi culturali, di fonti di svago, di eventi legati alla tradizione locale (feste, iniziative fieristiche), di percorsi minori, alternativi o specializzati che possono rappresentare varianti alla fruizione “massificata” del bene turistico».
«Spiccano inoltre potenzialità esprimibili da attività artigiane che rappresentano elementi di pregio particolarmente ricercati dal turista il quale con il viaggio e la visita intende oggi non solo “consumare” il territorio ma ricavarne esperienze umane o conoscitive apportate da una fruizione non banale della risorsa locale. “Questo tipo di trasporto – continua Piras – ha favorito gli scambi ed ha garantito la mobilità delle persone, innescando dinamiche di crescita e di sviluppo economico, aprendo nuovi scenari ed opportunità di sviluppo inaspettati per tutti con un impatto economico complessivo sull’intera economia locale».
«Non spetta a me affermare l’importanza del sistema dei voli low cost visti i benefici (basta guardare anche i numeri che questo sistema ha generato), ma se come territorio non riuscissimo a “trattenere” il vettore che in questo momento ha garantito tale sistema allora tutti ne usciremo sconfitti» – conclude Piras.