San Teodoro : consegnati i lavori del porto
L’intervento relativo al primo lotto, finanziato dalla Regione con 7,8 milioni di euro, è stato appaltato per un importo al netto del ribasso d’asta di 3,157 milioni e si dovrà concludere secondo i termini contrattuali entro 550 giorni. “Stiamo rispondendo a un’esigenza molto sentita nel territorio e contribuendo a dotare il centro costiero gallurese di una struttura strategica per lo sviluppo turistico – ha detto il presidente durante l’incontro con la stampa – un porto rappresenta un volano economico e sociale importante, soprattutto in quest’area dell’isola, capace di aumentare significativamente l’accessibilità e l’offerta ricettiva non solo di San Teodoro ma anche di tutta la Gallura e della Sardegna settentrionale e di consolidare l’indotto legato alle molteplici attività della nautica”.
Durante la consegna del primo lotto il presidente ha parlato anche della prosecuzione dei lavori di completamento del porto. “Nella prossima seduta la Giunta regionale discuterà una delibera che programma, in regime di partenariato pubblico-privato, la realizzazione del completamento del porto turistico per un importo complessivo di 26,25 milioni di euro”, ha detto Cappellacci. La quota a carico della Regione è pari a 7,25 milioni di euro, di cui una parte proveniente dalle economie del bando per il primo lotto e 5,75 milioni stanziati nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Competitività istituito dalla Legge Finanziaria del 2011. “Mi piace evidenziare come si sia creato in questo caso un percorso virtuoso per il quale i ribassi d’asta vengono impiegati per un’opera assolutamente complementare e legata all’intervento dal quale provengono”, ha aggiunto il presidente.
Con il project financing si potrà concludere la costruzione dell’infrastruttura portuale che arriverebbe così a ospitare 500 imbarcazioni, sarebbero costruiti capannoni per il rimessaggio, strutture commerciali, impianti per il rifornimento e la viabilità di collegamento stradale con il centro urbano del Paese. “Il progetto di completamento del porto è stato reso possibile grazie a un apposito studio dell’assessorato dei Lavori pubblici sulla valenza degli esprori e sul tornaconto economico dell’infrastruttura che ha posto le condizioni per giustificare l’investimento privato. In tal modo è stato dato il via libera anche alla cosidetta ‘bancabilità’ dell’intervento – ha detto Nonnis – quindi alla possibilità di accesso ai finanziamenti europei in seno ai Progetti Jessica”. Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas, acronimo di Jessica, è il sostegno europeo congiunto per investimenti sostenibili nelle aree urbane. Si tratta di un’iniziativa della Commissione europea realizzata in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti (BEI) e la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) per promuovere lo sviluppo urbano sostenibile e la rigenerazione urbana mediante meccanismi di ingegneria finanziaria. “
Lo strumento di finanza utilizzato per San Teodoro potrà essere replicato anche per ampliare le strutture di portualità turistica della città di Oristano e di La Maddalena infittendo una rete che si affaccia verso il Mediterraneo e che ci rende più competitivi nei confronti di Francia e Spagna”, ha continuato l’assessore. “Si tratta evidentemente di un percorso che porta effetti benefici sia pubblici che privati: pubblici perché si riesce a completare un’opera che, soprattutto per una realtà come quella di San Teodoro, riveste un ruolo di primo piano nel sistema economico della città e dei territori circostanti; privati perché l’operatore economico, attraverso la gestione del bene realizzato anche con sue risorse, può contare per un lungo periodo di tempo su opportunità economiche e di sviluppo molto importanti”, ha concluso il presidente.