Sanità algherese, comitati pronti alla mobilitazione
"Una classe politica che prosegue nel percorso di smantellamento e che non riesce a intervenire in maniera risolutiva sulle molteplici criticità che gravano sulle persone più fragili e su un territorio sempre più abbandonato. Non possiamo più tollerare questo stato di cose, è finito il tempo delle parole, delle promesse".
“Servizi e reparti depotenziati e a rischio chiusura, una classe politica che prosegue nel percorso di smantellamento e che non riesce a intervenire in maniera risolutiva sulle molteplici criticità
che gravano sulle persone più fragili e su un territorio sempre più abbandonato. Una politica di declassamento delle nostre strutture e di una pluriennale presa per i fondelli, con annunci e
assicurazioni che non sono mai andate a buon fine. Non possiamo più tollerare questo stato di cose, è finito il tempo delle parole, delle promesse. E’ arrivato il momento di prendere seriamente in mano una situazione che è decisamente sfuggita”. Lo scrivono in una nota i rappresentanti del Comitato spontaneo per la difesa della salute pubblica e del Comitato fiocchi azzurri fiocchi rosa.
“Siamo pronti ad una mobilitazione al fine di sollecitare la classe politica, l’assessorato regionale alla Sanità, la dirigenza ASL di Sassari a una tempestiva soluzione delle criticità. Coinvolgeremo i cittadini, la commissione consiliare della sanità, le associazioni, gli operatori sanitari, i sindacati, le forze politiche e sociali del territorio. Liste d’attesa, pediatria a rischio chiusura, medicina con la mancanza di operatori, chirurgia, cardiologia senza il turno notturno, lungodegenza inesistente, terapia intensiva, atto aziendale scarso di programmazione territoriale, emergenza territoriale 118 e emergenza territoriale guardia medica sono alcune delle gravi criticità su cui i comitati per la difesa della salute pubblica stanno focalizzando la prossima protesta. Non è più rimandabile l’assunzione del personale medico e infermieristico mancante nei vari reparti e servizi, quello esistente è fortemente stressato visti i turni massacranti a cui sono sottoposti. Difendiamo la tutela della salute come bene imprescindibile e fruibile da parte di tutta la comunità” -concludono i rappresentanti dei due comitati.