Sanità: l’opposizione chiede la revoca degli atti aziendali
«Revocate la delibera di giunta sulle linee di indirizzo per gli atti delle aziende sanitarie e bloccate il via libera per gli atti aziendali deliberati o in fase di approvazione». È l’appello del consigliere regionale del Pd, Valerio Meloni, al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e all’assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci. Per l’esponente sassarese dell’opposizione «gli amministratori locali, che hanno un ruolo centrale nella programmazione della sanità sarda, hanno di recente contestato sia il metodo che il merito perché non sono stati ascoltati e non accettano decisioni assunte senza conoscere e valutare le necessità di ogni area».
Il riferimento è alle scelte compiute dall’Azienda sanitaria locale sassarese, e i dubbi espressi da Valerio Meloni sono stati confermati dal confronto con sindaci e amministratori del Nord Ovest Sardegna. «I tecnici incaricati di redigere l’atto aziendale dell’Asl 1 di Sassari hanno operato secondo astratti criteri di razionalizzazione e in stretto rapporto con il direttore generale – dice il consigliere – ma a quanto pare ci si sarebbe scordati di confrontarsi con chicchessia, anche all’interno dell’azienda». Fatta questa precisazione, «il discorso vale per tutte le aziende sanitarie, serve un provvedimento della giunta Cappellacci – spiega Meloni – per ristabilire le regole e fare in modo che quegli atti rappresentino realmente la volontà dei territori in tema di organizzazione della sanità».
Al tema sollevato oggi pubblicamente da Valerio Meloni è stata dedicata una mozione sottoscritta e presentata nei giorni scorsi dai consiglieri di opposizione. «Norme alla mano, gli atti aziendali disciplinano l’organizzazione e il funzionamento delle aziende sanitarie, individuano le strutture operative dotate di autonomia gestionale e professionale, prevedono le competenze dei responsabili e disciplinano l’organizzazione delle Asl», è la considerazione contenuta in quel testo. «Dopo quattro anni, la giunta Cappellacci non ha ancora presentato il nuovo Piano sanitario regionale, che deve contenere le indicazioni strategiche e gli obiettivi condivisi per il riordino del sistema sanitario regionale sardo – prosegue la mozione – disciplinando in via straordinaria la riorganizzazione della rete ospedaliera per portare a compimento il riordino nei tempi fissati dalla norma nazionale sulla spending review».
Ebbene, dichiara Valerio Meloni a ulteriore sostegno dell’iniziativa compiuta insieme agli altri consiglieri di centrosinistra, «gli atti aziendali predisposti dalle Asl non rispettano il mandato che gli è affidato».
Come ribadito anche nel dispositivo depositato lo scorso 31 gennaio, «affidare alle direzioni aziendali il compito di pianificare la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, soprattutto per quel che riguarda l’autoriduzione dei posti letto, è illusorio e incoerente rispetto alle più elementari regole di programmazione sanitaria». E la giunta regionale « ha mantenuto una condotta di governo ambigua – dice la mozione – fornendo le linee di indirizzo e avviando l’iter per la predisposizione di nuovi atti aziendali prima di completare la razionalizzazione dei posti letto ospedalieri». Questo «non trova giustificazione sotto il profilo del perseguimento di politiche di buon governo e di ricerca di modelli di assistenza efficienti», conclude Valerio Meloni prima di ribadire la sua richiesta. «Cappellacci revochi la delibera di giunta dello scorso 31 ottobre e blocchi l’approvazione degli atti aziendali».