Sanità, opposizioni unite: “Rischio desertificazione”
Questa mattina nell'aula di via Columbano un'assemblea per parlare della proposta di riorganizzazione della rete ospedaliera e del pericolo di declassamento della sanità del territorio
A seguito dell’ampio e partecipato dibattito relativo alla proposta di riforma della riorganizzazione della rete ospedaliera contenuta nella delibera G.R. 38/12 del 2015, F.I., il PD, il NCD, P.S.d’Az. e FdI, forze politiche organizzatrici dell’assemblea pubblica odierna, nel premettere che occorre sul tema trovare ampia condivisione politica e coesione territoriale e che oggi non è solo in gioco la sanità algherese ma quella di tutta l’area del sassarese, convengono:
– occorre nuovamente inserire nell’agenda politica algherese il tema del nuovo ospedale che oggi appare sfumato e non più attuale. Specie dopo che per la realizzazione del nuovo ospedale di San Gavino, munito di un piano di fattibilità identico a quello del nuovo ospedale di Alghero, sono stati stanziati 68 milioni di euro. Mentre per Alghero, nel silenzio colpevole di coloro che per anni avevano utilizzato i temi della sanità come serbatoio elettorale;
– la necessità che preliminarmente alla riorganizzazione della rete ospedaliera sia approvata la riforma del sistema delle autonomie locali e delle ASL;
– la proposta non è frutto di vincoli normativi ma di precise scelte politiche non in linea con le esigenze di salute del territorio sassarese e che occorre modificarla perché rischia di desertificare la sanità algherese e sassarese. Oggi l’ospedale di Alghero con questa proposta di riforma rischia di perdere i reparti di urologia e otorino, e quello di ostetricia viene posto sotto un grigio cono d’ombra e verosimilmente nel giro di qualche anno verrà anch’esso cancellato. E’ invece indispensabile che al fianco dell’ospedale di II livello di Sassari, che corre il rischio di essere affossato dal raddoppio delle liste di attesa, ad Alghero vi sia un ospedale di I livello che risponda alle esigenze del territorio;
– le norme regionali in tema di standard, poste dalla legge regionale 21/2012, non si applicano ad Alghero e Ozieri. Così come il regolamento posto dal Decreto 70 del 2015 non si applica alla Regione Sardegna e la legge regionale 23/2014 prescrive che prima della riorganizzazione delle Asl e della rete ospedaliera venga approvata la riforma del sistema degli enti locali. Quindi, non ci sono vincoli di legge, ma una precisa volontà politica che occorre rimodulare con attenzione;
– l’ipotesi di riforma poggia su pilastri scientifici e normativi poco coerenti con la situazione isolana. Gli studi dell’Agenas, posti a base della riorganizzazione, sono cuciti sulle esigenze delle regioni del continente e non tengono conto che la Sardegna è un’isola che oltre ad essere la terza regione d’Italia per estensione territoriale è la terzultima come densità abitativa. Con tutte le conseguenze penalizzanti aggravate dal deficit infrastrutturale e dalle difficoltà di utilizzare i servizi sanitari di altre regioni.
In forza delle considerazioni che precedono fanno rispettosa istanza al Sindaco affinchè chieda al Presidente del Consiglio la convocazione di una assemblea civica aperta a tutte le forze politiche, sociali ed economiche del territorio a Cagliari, sotto il Consiglio Regionale, da tenersi martedì o mercoledì della prossima settimana, in concomitanza coi lavori d’aula, così come già deliberato con voto unanime dal Consiglio Comunale di Alghero.
F.I. – PD – NCD – PSd’Az – FdI