Sanità, piano prevenzione: confermati fondi e programmi
“La prevenzione si conferma un’efficace e comunque la prima arma per contrastare pericolose malattie, le disuguaglianze sulla salute e per contenere la spesa sanitaria e farmaceutica. La Regione Sardegna sta investendo, con diversi programmi rivolti a bambini e adulti e adeguate risorse finanziarie, per incidere ancora meglio sul fronte delle iniziative adottate”. Lo ha detto l’assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, aprendo oggi a Cagliari i lavori della conferenza sul Piano regionale di prevenzione 2010-2012 (prorogato anche per il 2013), un’occasione utile per gli addetti ai lavori (e non solo) di analizzare buoni risultati e criticità di questi anni e per porre le basi e per programmare le azioni del quinquennio 2014-2018.
Sono 18 i programmi su cui hanno lavorato Regione, Asl e Aziende ospedaliero-universitarie, tutti approvati dal ministero della Salute. Vari i fronti, da quello sanitario in senso stretto (gli screening, ad esempio) a quello sulla sana alimentazione e sul corretto stile di vita (“Movimento è vita”), dalla lotta al diabete alla sicurezza stradale (“Sicurvia”) fino ad arrivare alle misure per combattere gli incidenti domestici e sul lavoro (in edilizia e in agricoltura).
Sugli screening (colon retto, mammella e cervice uterina), ha annunciato l’assessore De Francisci, è stato confermato per la Finanziaria 2013 1 milione di euro già stanziato l’anno scorso (cifra che raddoppiava quella prevista fino al 2012) “e cercheremo di difendere queste risorse da tagli ragionieristici a ogni livello. Sugli screening vogliamo fare rete con tutti gli operatori per nuove proposte, prevedendo nuovi esami, tra qui quello sul tumore polmonare, patologia questa tra le più insidiose”. L’adesione alle campagne informative negli ultimi anni è cresciuta (con lo screening per il tumore alla mammella si è raggiunto il 60 per cento del target, il 58% per quello al colon retto e il 63 per lo screening alla cervice uterina), ma il percorso per far comprendere l’importanza della prevenzione è ancora lungo specie in alcuni territori.
In compenso, quando entra a regime il modello prevenzione funziona: lo dimostra il fatto che nel 2012, sul fronte degli scompensi cardiaci, si è assistito a una diminuzione del 4,9 per cento dei ricoveri (rispetto alla media negli anni 2005/2011), che si è tradotto tra l’altro in una riduzione di 2130 giornate di degenza e in un risparmio di circa 1,7 milioni di euro per la sanità regionale.
Sul fronte degli incidenti, specifiche azioni sono state messe in campo contro quegli domestici, come la rete informativa regionale in 6 ospedali sardi, e contro quelli sul lavoro: in quest’ultimo caso, il trend degli infortuni in edilizia, ad esempio, si conferma in calo, mentre in agricoltura si nota una crescita. Proprio su questo versante, l’assessore De Francisci ha ricordato il recente accordo con l’Inail per la prevenzione degli incidenti nelle campagne, ribadendo che la Regione è impegnata a contrastare il fenomeno degli infortuni anche grazie a nuovi dispositivi di sicurezza nei mezzi agricoli (dove si verificano più incidenti in assoluto), grazie all’adozione, ad esempio, di cinture di sicurezza nei trattori e a telai di protezione più efficaci.