Sanità, situazione insostenibile. Alghero penalizzata ulteriormente
L'opinione di Elisabetta Boglioli, consigliere comunale e presidente de "Il Labirinto"
Apprendiamo in questi giorni, tramite comunicati apparsi sulla stampa locale e regionale, le notizie negative che riguardano il presente ed il futuro della Sanità nel territorio del Comune di Alghero. Non si comprendono appieno la motivazioni che hanno indotto le Istituzioni preposte ad assumere queste drastiche decisioni che vanno a penalizzare ulteriormente un territorio già carente di servizi sanitari indispensabili, e che fa intuire la volontà (politica?), l’interesse di delegittimare Alghero e relegarlo al ruolo subalterno della Sanità Sassarese. Stanno verificandosi situazioni insostenibili, a discapito del sacrosanto diritto alla salute da parte dei cittadini, e chi decide pare non accorgersene.
“Il labirinto” associazione per la tutela della salute mentale, di Alghero, da anni impegnata per ottenere l’applicazione della Riforma Psichiatrica, vede ancora una volta disattese le direttive della “Legge Basaglia” (Legge 180) e le Direttive del Piano Sanitario Regionale che sono molto chiare in materia di tutela del sofferente mentale, e quando sentiamo parlare di tagli, sentiamo parlare di servizi che non verranno realizzati, ci indigniamo non poco. Innumerevoli volte, da parte di questa associazione sono state sollevate, evidenziate le gravi criticità che investono i servizi rivolti a chi soffre di disagio psichico, che sono presenti nel territorio del Comune di Alghero.
Potrebbero essere un punto di eccellenza, invece criticità di carattere finanziario, di carattere organizzativo a causa di gravi carenze del personale che dovrebbe operare all’interno dei medesimi servizi e, ci viene detto, che il personale non può essere integrato causa mancanza di fondi, ne fanno un servizio inadeguato. Stiamo parlando di psichiatri, di psicologi, di infermieri, di educatori, figure fondamentali per la cura e la riabilitazione del sofferente mentale. Fondi però, che apprendiamo essere stati recuperati di recente, per l’assunzione presso la Asl sassarese di numerosi amministrativi.
Con tutto il rispetto, a nostro avviso si è perso di vista quale è il reale bisogno della “persona” che dovrebbe stare sempre al centro, in particolare quando si parla di salute. Recentemente è stato chiesto un incontro all’assessore regionale alla Sanità dottor Arru, ma sicuramente i suoi impegni istituzionali gli impediscono di ascoltare la nostra voce. Ciò che sta accadendo è grave: penalizza utenti, penalizza famiglie che da sole combattono battaglie che alla luce dei fatti rischiano di perdere, perché nonostante le aspettative, chi ha il potere, dimostra di non avere a cuore i bisogni dei cittadini, che spesso sono l’anello debole della società, perché più bisognosi di cura e di attenzione.