Sanna: “Salviamo il tribunale dei minorenni”
Il sindaco di Sassari risponde all'appello rivolto alla Commissione Giustizia del Senato.
Una firma sulla petizione per difendere il Tribunale dei minorenni che vuole essere anche un appello ai parlamentari sardi perché venga difesa la specialità e l’autonomia del tribunale. È l’iniziativa alla quale ha aderito in questi giorni il sindaco di Sassari Nicola Sanna affinché continuino a essere tutelati al meglio i diritti dei minori, degli adolescenti e sia favorito il mantenimento dei tribunali per i minorenni e la famiglia nell’ordinamento giuridico italiano. La petizione si rivolge alla Commissione Giustizia del Senato affinché stralci dal disegno di legge “Orlando” gli articoli che stravolgono la Giustizia Minorile ed affinché si decida finalmente di dedicare a questa materia un ddl “ad hoc”, che proceda in maniera più accurata e più condivisa con gli operatori del Settore.
L’appello “Salviamo il tribunale dei minorenni”, pubblicato sul sito dell’associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia, ai primi di marzo, ha sottolineato che «il ruolo dei Tribunali e delle Procure Minorili, uffici specializzati e autonomi, è fondamentale sia negli interventi di protezione di bambini e adolescenti – vittime in diversa misura di incurie, maltrattamenti ed abusi – sia nel settore penale, nel quale il processo è caratterizzato, fin dal primo momento, da finalità educative dirette al recupero sociale dell’imputato minorenne».
Nell’appello si legge che il Consiglio Superiore della Magistratura ha sottolineato la necessità di preservare l’autonomia dei Tribunali e delle Procure minorili, evidenziando le gravi disfunzioni che si determinerebbero in concreto se gli attuali uffici minorili fossero assorbiti negli uffici ordinari. La proposta di legge approvata dalla Camera, invece, sembrerebbe muoversi in direzione opposta «e appare ispirata dal tentativo di ripianare le carenze di risorse degli uffici per gli adulti col sacrificio della tutela dell’infanzia e dell’adolescenza», spiega ancora il documento.
Un appello a non sopprimere i tribunali per i minorenni è arrivato anche dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza in un momento storico in cui «occorre aumentare il sistema di protezione dell’infanzia, centrale per il futuro dell’Italia, in presenza di nuove sfide rese urgenti dalla situazione di povertà economica e dall’arrivo in Italia di tanti minori migranti». Viene quindi evidenziato che da una parte la scomparsa della procura minorile produrrebbe il rischio di una grave perdita delle competenze ed esperienza accumulate nel tempo, dall’altra la soppressione del tribunale per i minorenni e la creazione di sezioni specializzate del tribunale ordinario non risolverebbe la frammentazione delle competenze.
«Non c’è dubbio che una riforma serva – commenta il sindaco Nicola Sanna – ma non dobbiamo dimenticarci che servono anche competenze precise: uffici specializzati con competenze esclusive ed esaustive in materia minorile e familiare, cosi come ci chiede l’Europa». All’appello hanno risposto, tra gli altri, anche don Ettore Cannavera, responsabile della comunità La Collina di Cagliari, Gustavo Zagrebelsky, già presidente della Corte Costituzionale, docente e giurista, Luciano Violante, politico e docente, già presidente della Camera dei Deputati, Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale- già presidente della Scuola Superiore della Magistratura e Massimo Zedda, sindaco di Cagliari.