Sardegna e Scozia insieme per il bilinguismo dei bambini
Alleanza stretta tra due realtà europee importanti per il bilinguismo dei bambini. L’assessorato della Pubblica Istruzione della Regione Autonoma della Sardegna e l’Università di Edimburgo hanno firmato nei giorni scorsi un’intesa per diffondere le conoscenze reciproche in merito all’uso contemporaneo di due lingue durante la prima l’infanzia. Il progetto si chiama “Bilinguismu Creschet” e sarà presentato ufficialmente martedì prossimo 27 novembre alle ore 10.30, dall’assessore Sergio Milia, nella Biblioteca Regionale, in viale Trieste 137, a Cagliari. Sarà presente anche Antonella Sorace, professore titolare della cattedra di Linguistica Acquisizionale dell’Università di Edimburgo.
Si tratta dell’avvio di una serie di iniziative di promozione e sensibilizzazione della popolazione sui vantaggi del bilinguismo precoce nei bambini. “Bilinguismu creschet” (che significa allo stesso tempo che con il bilinguismo si cresce e cresce l’individuo e la società, è una filiale del progetto “Bilingualism Matters“, iniziativa di successo che in Scozia ha ottenuto moltissimi risultati e che si è estesa poi in Norvegia, in Grecia e ora anche in Italia, prima in Trentino e attualmente in Sardegna.
Il progetto sbarca nell’isola dove si spera di incontrare il favore della popolazione e di estirpare molti luoghi comuni sbagliati sull’apprendimento precoce e contemporaneo delle lingue. Una occasione speciale di aggiornamento e sensibilizzazione per i docenti e il personale didattico, ma anche di tutti coloro che si occupano di questi temi o che intendono occuparsene.
“Si tratta di un’iniziativa particolarmente lodevole – ha sottolineato l’assessore Sergio Milia – perché porta un valore aggiunto al territorio e tiene conto dei problemi di bilancio. Siamo riusciti a chiudere l’accordo con soli tre mila euro e ringraziamo anche l’associazione Premio Ozieri per il supporto tecnico fornito”. La Direzione Scolastica Regionale appoggia l’iniziativa e infatti ha invitato i docenti dell’area cagliaritana a partecipare.
Dalle ricerche dell’Università di Edimburgo emerge che i bambini bilingui o trilingui dalla nascita posseggono tutta una serie di abilità cognitive sorprendenti rispetto agli altri. Sono più portati ai cambi disciplinari, imparano meglio e più in fretta le lingue straniere e, a quanto sembra, da grandi avranno meno problemi con le malattie neuro-degenerative.
I vantaggi del bilinguismo riguardano, ovviamente, anche le lingue minoritarie come il sardo. Secondo gli studi della professoressa Sorace, parlare la lingua minoritaria in casa agevola l’apprendimento dell’inglese. Lunedì 26, sempre nella biblioteca di viale Trieste, è prevista una giornata di formazione per gli operatori degli uffici linguistici di tutta l’isola. Martedì pomeriggio, conferenza in alcune scuole cittadine. Le iniziative, nell’arco dei prossimi dodici mesi, verranno estese a tutto il territorio regionale