Sardo, già condannato a 30 anni, di nuovo a processo
Il muratore 36enne Giulio Caria affronta un secondo processo con l'accusa di aver installato furtivamente una telecamera nel bagno di due studentesse allorquando nel 2011 gli era stato commissionato un intervento per riparazioni all'impianto idraulico.
Il muratore sardo Giulio Caria, 36enne, era già stato condannato a 30 anni di carcere in primo grado per aver ucciso nel 2013 la compagna Silvia Caramazza e averne nascosto il corpo nel freezer di un appartamento a Bologna.
Ora si ritrova nuovamente nei guai perché imputato in un ulteriore processo con l’accusa di aver installato furtivamente una telecamera nel bagno di due studentesse allorquando nel 2011 gli era stato commissionato un intervento nell’appartamento per riparazioni all’impianto idraulico.
In questo nuovo processo dovrà rispondere assieme ad un aiutante di intromissioni illecite nella vita privata dei residenti nell’appartamento.
Nella foto: immagine d’archivio
22 Aprile 2015