I sassaresi scrivono l’agenda della Sassari futura

Venerdì 28 marzo in piazza Nazario Sauro, aprirà il terzo appuntamento organizzato dal candidato alle primarie per la carica di sindaco di Sassari, Nicola Sanna, dedicato alle idee per lo sviluppo cittadino

Sassari può fare molto per diventare una città più accogliente e vivibile per le cittadine e i cittadini di ogni età, estrazione sociale, etnia o abilità. Muoverà da questi concetti l’incontro che, venerdì 28 marzo in piazza Nazario Sauro, aprirà il terzo appuntamento organizzato dal candidato alle primarie per la carica di sindaco di Sassari, Nicola Sanna. Ad aprire i lavori sarà il concerto del coro Amici del canto sardo diretto da Tore Bulla. Saranno tanti gli argomenti che verranno trattati nel laboratorio partecipativo #sassariguardavanti, in programma alle ore 17 nei locali dell’ex palazzo Giordo. Si parlerà di una città con più lavoro, più curata nel decoro urbano, più sicura, più allegra e vitale, dinamica, interessante e “cool”, come va di moda dire oggi. «Una città attraente nel senso più pieno del termine – afferma Nicola Sanna – cioè che mantiene ed attrae persone, talenti, perché vogliamo una Sassari bella dentro». «Tutto questo possiamo realizzarlo. Ma solo insieme – riprende – perché la nostra forza più importante sono le intelligenze dei cittadini e delle cittadine, la loro energia. Una spinta che, per essere determinante, deve diventare collettiva. «La politica – conclude il candidato alla primarie – ha il ruolo di ascoltare e facilitare questa ri-presa di possesso della città da parte dei cittadini e delle cittadine.

Deve aiutarla, favorirla, supportarla». Gli incontri in Piazza Nazario Sauro, nel cuore della città, e la realizzazione di laboratorio partecipativi, una novità assoluta nel panorama della campagna elettorale e delle primarie, consentiranno ai sassaresi di esprimere la loro visone su Sassari, cambiarla, migliorarla. I cittadini e le cittadine così potranno contribuire a scrivere l’agenda della Sassari futura. Nei laboratori partecipativi sarà utilizzata la metodologia “open space technology” che consente di creare gruppi di lavoro produttivi. Può essere considerata una metodica innovativa perché in questo modo le persone, in tempi abbastanza brevi, riescono a produrre un documento che riassume tutte le proposte e i progetti elaborati all’interno del gruppo. Il documento diventa così testimonianza del lavoro svolto e garante degli impegni.

Redazione, 27 Marzo 2014