Sassari: 75 proprietari pronti a intervenire su edifici precari al centro storico
Sono i primi risultati dell'ordinanza sindacale contro il degrado urbano. I dati comunicati ieri dal sindaco Nicola Sanna durante la seduta del consiglio comunale
Un totale di 85 edifici appartenenti a 75 proprietari che hanno già comunicato all’amministrazione comunale l’inizio dei lavori su costruzioni che risultano precarie. Sono i primi risultati che scaturiscono dall’adozione dell’ordinanza sindacale dell’ottobre scorso, emessa per contrastare il degrado urbano nel centro storico oltre che in tutto il territorio comunale. Ieri sera il sindaco Nicola Sanna li ha comunicati durante la seduta del consiglio comunale, in risposta all’interpellanza del consigliere Manuel Alivesi sullo stato di degrado degli edifici cittadini e di abbandono dell’edificio ex “conceria Costa”, poi sede del mobilificio di Pino Mura, “Pino Mù”, all’ingresso della città.
«La situazione che si presenta nell’edificio ex “Pino Mù” è simile a quella che si presenta in tanti altri edifici di proprietà privata presenti nel centro storico e nel resto della città – ha detto il primo cittadino – e deriva dal fatto che la proprietà è spesso indivisa, con molteplici titolari che, per effetto delle successioni ereditarie, hanno assunto appunto la responsabilità della conduzione di questi edifici. Tenuto conto dell’enorme esborso di denaro che occorre per il loro riassetto, alcuni proprietari non sono disponibili o non hanno la capienza economica per intervenire sull’edificio.
Ecco allora – ha specificato – che noi abbiamo messo in piedi un’azione attraverso un’ordinanza che richiama i proprietari degli stabili alla loro manutenzione e messa in sicurezza».
Da qui la risposta di 75 proprietari di 85 edifici. Alcuni hanno avviato la ristrutturazione degli edifici con la sostituzione degli infissi, il ripristino delle facciate, altri hanno avviato interventi per la semplice rimozione della parietaria. Alcuni l’11 aprile hanno avviato i lavori prevedono la sostituzione di pluviali discendenti e delle coperture delle verande. Alcune iniziative quindi risultano già iniziate e altre ancora aspettano il via libera della Soprintendenza, visto che si tratta di edifici di carattere storico.Un’azione è stata avviata anche su alcuni edifici pubblici, come quelli dell’Università in piazza Arborea.
Gran parte degli interventi, poi, si concentrano nel centro storico e tra questi molti tra San Donato, San Cristoforo, piazza Azuni, piazza Tola, piazza Castello, vie La Marmora, La Cona, corso Vittorio Emanuele, corso Vico.Il sindaco, poi, ha fatto sapere che sono state comminate anche alcune sanzioni ai sensi della legge 689/1981 che disciplina il procedimento sanzionatorio per illeciti amministrativi. «In altri casi – ha detto – sono stati allestiti dei ponteggi che, come è noto, nel centro storico e nella Ztl godono dello sconto per l’occupazione del suolo pubblico».
Nel caso specifico dell’edificio ex Pino Mù, che versa in condizioni di degrado da quando nel 1989 venne distrutto da un incendio, «trattandosi di una proprietà privata non può che esserci l’intervento del privato», ha ribadito il sindaco. L’amministrazione comunale ha da tempo in quell’area in programmazione la realizzazione del centro intermodale che avrà l’accesso da via Zirano.
«Non c’è dubbio – ha aggiunto ancora il primo cittadino – che per i proprietari di quell’edificio si presenta un’opportunità assolutamente importante, anche per le cubature realizzabili in un contesto di recupero architettonico, soprattutto della facciata che guarda verso la chiesa di Santa Maria. Spero proprio – ha concluso Nicola Sanna – che i privati siano lungimiranti e disponibili per il progetto di recupero di questa area e facciano la loro parte».