Sassari, approvati bilancio e programma triennale delle opere pubbliche

Nicola Sanna: «abbiamo fatto scelte politiche precise che mantengono efficienti i servizi essenziali»

Sassari 20 aprile 2016 – «Un bilancio politico che ha messo in sicurezza adeguati servizi per la cittadinanza, a iniziare dalla pulizia e dalla vivibilità». E ancora, «un bilancio che, attraverso i fondi previsti per l’Iti, garantisce la partecipazione dei cittadini per la discussione e la realizzazione di quei progetti». Quindi «un bilancio che fa scelte politiche precise, che mantiene i servizi sociali essenziali, i nidi, la mensa, il trasporto scolastico, la cultura». Così il sindaco questa mattina ha sostenuto il lungo lavoro fatto dalla giunta, dagli uffici e dalle commissioni e che ha portato alla redazione del bilancio e del programma triennale delle opere pubbliche. Questa mattina, dopo la presentazione degli emendamenti della minoranza (bocciati), i due documenti sono stati approvati a maggioranza.

«Il nuovo bilancio armonizzato presenta delle difficoltà – ha detto il primo cittadino – è articolato e ha certi vincoli. Il dato fondamentale è che se prima si parlava in termini finanziari, ora se ne parla in termini di cassa. Adesso si può dire, effettivamente, quello che si può fare. Inoltre un bilancio arricchito dal Dup, dal documento unico di programmazione, che ci ha consentito di programmare nell’arco del triennio. Un bilancio che ci consente di fare scelte politiche precise, mantenendo efficienti i servizi essenziali».

Il sindaco si è tolto quindi qualche sassolino dalle scarpe e ha risposto ad alcuni consiglieri di minoranza che, da una parte, lamentavano la mancata presenza nel bilancio di una voce specifica sulla metropolitana di superficie e, dall’altra, che chiedevano di adottare mutui per iniziative sulla cultura.

Nel primo caso il primo cittadino ha ricordato che nel bilancio non si possono inserire previsioni per la metropolitana perché questa è di competenza dell’Arst. Nel secondo caso, invece, ha fatto presente come i mutui possono essere adottati soltanto per gli investimenti. Quindi, nel ricordare che lo scorso anno per i servizi della cultura sono stati 817 gli eventi patrocinati dal Comune o con esborsi o mettendo a disposizione la macchina comunale, ha voluto rimarcare che «quest’anno siamo in una situazione dove abbiamo dovuto stringere la cinghia. Io stesso ero quasi sul punto di decidere se abolire la Cavalcata sarda, perché non ci bastavano i denari per questo evento al quale, comunque, non rinunceremo mai». Ha fatto notare però come sia semplicistico affermare che sarebbe bastato togliere all’evento 50mila euro per indirizzarli al settore dei nidi ed evitare un aumento delle tariffe. «In realtà – ha detto – saranno i redditi più alti a farsi carico della metà dell’aumento mentre il resto sarà coperto con fondi che sono stati trovati dalle “piaghe” di questo bilancio».

«Il bilancio che andiamo ad approvare – ha concluso il sindaco Nicola Sanna – tiene conto anche delle osservazioni, di tutto il lavoro fatte dai consiglieri nelle commissioni. E se non fosse per la fiducia reciproca e per quel patto di solidarietà politica che c’è stato nella mia maggioranza dal primo giorno del mio insediamento, io non sarei qui, perché la fiducia è fatta anche di momenti critici e ha necessità di fare scelte coinvolgenti, più condivise possibile. Ma arriva sempre il momento delle scelte, della responsabilità di una decisione che tuteli il bene comune e non quello di alcuni. E io ho fatto così in questi due anni e non ho cambiali da pagare con nessuno».

Interventi conclusivi, poi, anche da parte degli assessori Ottavio Sanna (Lavori pubblici) e Alessio Marras (Bilancio). Il primo ha ribadito che «il piano triennale delle opere pubbliche rappresenta una opportunità per la nostra città, perché annovera i 6 milioni per la riqualificazione degli impianti sportivi, i 7 milioni per le strade, i 15 milioni dell’Iti e i 9 milioni per le politiche abitative. Un piano triennale che dà opportunità per una nuova città».

L’assessore al Bilancio Alessio Marras quindi, in conclusione, dopo aver fatto presente che il Comune non ha aumentato nessuna tassa e che gli unici aumenti riguardano i 7 euro a famiglia per la Tari e un ritocco alle tariffe dei nidi, ha invitato ancora una volta alla riflessione i consiglieri, e ha messo in evidenza come «si debba ragionare su quelle spese fisse che ingessano il bilancio e non danno spazi di manovra». Tra queste quelle per le pulizie e per i trasporti scolastici. «Dobbiamo ragionare sui servizi che eroghiamo – ha concluso – e pensare ai loro costi per il futuro».

Durante la discussione sono intervenute anche l’assessora alle Politiche sociali Monica Spanedda e l’assessora alle Politiche giovanili e istruzione Maria Vittoria Casu. La prima ha precisato come l’amministrazione, consapevole delle grandi difficoltà che molti vivono in città, abbia dato attenzione a particolari categorie di cittadini con una politica attenta. L’assessora alle Politiche giovanili ha sottolineato come con questo bilancio sia iniziata un’epoca nuova quindi ha fatto presente come l’amministrazione abbia lavorato per trovare finanziamenti per le scuole e che vi sia una distribuzione dei servizi adeguata alle esigenze.

Redazione, 20 Aprile 2016