Sassari, il saluto della città ai suoi defunti
Il saluto della città ai suoi defunti Questa mattina in cimitero la solenne commemorazione al sacrario militare, con la funzione religiosa officiata dall'arcivescovo di Sassari.
«La gratitudine per i caduti e i militari morti durante il servizio ci convoca nel cimitero di Sassari, nella parte più intima della memoria, per rendere omaggio ai figli della nostra patria. Commemorarli vuol dire ricordare un dono più grande, i valori nobili di giustizia e di pace. La nostra commemorazione diventa allora un ricordo più vivo». Così questa mattina l’arcivescovo di Sassari, padre Paolo Atzei, ha aperto la cerimonia di commemorazione dei defunti nel sacrario militare, al cimitero di Sassari.
«Morire sui campi di battaglia – ha detto ancora l’alto prelato – è e resta una prova, un olocausto, un sacrificio». Quindi ancora ha sottolineato che «la commemorazione di oggi non si chiude nell’angoscia di un processo di guerre ma nella speranza cristiana di attuazione del messaggio evangelico».
In un campo santo affollato da tanti fedeli che questa mattina hanno portato i fiori sulle tombe dei loro cari, l’amministrazione comunale ha reso omaggio ai defunti che riposano nel cimitero di viale Porto Torres. Prima della cerimonia al sacrario militare, il sindaco Nicola Sanna, con il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e il commissario della Provincia Guido Sechi, ha deposto una corona di fiori ai iedi dell’obelisco situato all’ingresso del cimitero, da via San Paolo.
Quindi le autorità, al termine della funzione religiosa, hanno deposto alcune corone di fiori prima all’interno del sacrario militare quindi sulle tombe dei Presidenti della Repubblica Antonio Segni e Francesco Cossiga. Alla cerimonia erano presenti la giunta comunale al completo, la presidente del consiglio comunale, il gremio dei Viandanti e le autorità militari del territorio.