Sassari: Sciopero generale per la crisi del Nord Sardegna
Diecimila persone sono scese in piazza stamattina a Sassari per chiedere a Governo e Giunta regionale misure per contrastare la crisi che ha messo in ginocchio il nord Sardegna. Oltre 5000 coloro che hanno aderito alla manifestazione organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil per esternare tutta la rabbia del territorio sassarese contro la dirompente crisi occupazionale.
Il maxi striscione cola scritta “Lavoro, diritti, sviluppo” ha preceduto la folla dei manifestanti in numero sempre più crescente per l’aggiunta, in un lungo e ordinato serpentone, degli studenti delle scuole superiori, diretti lungo viale Italia verso l’Emiciclo Garibaldi dove hanno trovato forza e sfogo gli slogans e i cori di protesta.
Seguita passo passo dalle forze dell’ordine la folla ha manifestato tutta la preoccupazione dei cassintegrati della Vinyls, la rabbia dei lavoratori della Italcementi, e una folta delegazione degli operai dell’Alcoa di Portovesme. Alle segreterie confederali territoriali non è mancata l’opportunità di ricordare la necessaria unità fra sindacati e cittadini, un nuovo patto con la politica e le istituzioni ora più che mai determinate a sostenere le iniziative sindacali. Un resoconto del tutto positivo soprattutto per l’opportunità di aver offerto ai giovani la certezza che la generazione degli over vive con loro le reali problematiche dell’oggi anche a difesa e tutela delle nuove generazioni.