Sassari: una task force per monitorare la raccolta differenziata
Dal 6 ottobre un gruppo scelto di 15 barracelli e 10 guardie zoofile in azione in città e nell'agro
Un nucleo speciale che avrà il compito di operare controlli sul corretto conferimento dei rifiuti nei cassonetti, svolgere un’azione di prevenzione e di informazione nei riguardi dei cittadini e, in ultima istanza, potrà sanzionare nel caso di uno scorretto comportamento da parte dell’utente. A farne parte sono quindici uomini della compagnia barracellare di Sassari, agli ordini del comandante Giovanni Battista Sanna, e 10 guardie zoofile.
Questa mattina, a Palazzo Ducale, il gruppo di barracelli “scelti” che da lunedì 6 ottobre svolgerà soltanto questo servizio si è presentato al primo cittadino di Sassari, Nicola Sanna, e all’assessore comunale all’Ambiente Gianni Carbini e la dirigente del Servizio Marge Cannas. All’incontro, oltre ai barracelli e al loro comandante, erano presenti anche i rappresentanti delle associazioni di volontariato Anpana Gian Paolo Delogu, Agras Pietro Idini e Aeopc Maurizio Cau.
Già nel 2013 i barracelli erano stati impiegati nel servizio di vigilanza ambientale con il compito di vigilare e monitorare i siti che il Comune aveva individuato come critici, fornire informazioni ai cittadini. Dal lunedì prossimo l’attività di monitoraggio sarà sì compito dei barracelli ma sarà svolta da una squadra “speciale” che si muoverà sul territorio comunale, con particolare riguardo alle aree considerate critiche. Il servizio, al momento, non peserà sulle casse del Comune.
I barracelli, prima di entrare in azione nell’agro e nelle vie cittadine, hanno seguito un corso di aggiornamento mirato. «Il vostro compito principale – ha detto il sindaco di Sassari rivolgendosi alla “task force” – è quello di svolgere un’azione di sensibilizzazione, prevenzione e di educazione ambientale presso il cassonetto. Come sassaresi dobbiamo acquisire una maggiore sensibilità, dobbiamo crederci innanzitutto noi stessi che è utile differenziare al meglio la frazione organica, gli imballaggi e i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, il vetro, la plastica perché così miglioriamo l’ambiente.
«E’ importante – ha aggiunto ancora Nicola Sanna – che venga raggiunta almeno la percentuale del 60 per cento di raccolta indifferenziata, perché in questo modo possiamo evitare le sanzioni previste dal meccanismo regionale della premialità-penalità per i comuni più o meno virtuosi. La nostra città è nella fascia delle penalità e questo si traduce in una impossibilità di ridurre la tassa rifiuti a carico dei cittadini».
L’obiettivo da raggiungere è quello del 65 per cento di raccolta differenziata come richiesto dal decreto legislativo 152/2006 per l’anno 2012 e seguenti. In pratica, con cadenza trimestrale i Comuni che non superano il 60 per cento di raccolta differenziata vengono penalizzati pagando un surplus tariffario di 5,16 euro a tonnellata conferita in discarica. Non è però soltanto una questione di quantità ma anche di qualità. Con un miglior conferimento si riceverebbero i corrispettivi Conai da utilizzare per abbassare i costi della differenziata. Corrispettivi che dovrebbero essere usati anche per ridurre il tributo Tari.
«L’amministrazione – ha detto l’assessore all’Ambiente Gianni Carbini – si è resa conto di alcune criticità che devono essere rapidamente superate. La qualità del servizio raccolta deve migliorare, deve essere più puntuale, rapida e diffusa in ogni angolo della città e per questo stiamo incalzando quotidianamente la ditta appaltatrice a mantenere alto il livello di qualità del servizio. Occorre però anche un’altrettanta forte azione di controllo sulla cittadinanza più distratta».
Da tenere sotto controllo ci sono gli ingressi della città, per evitare possibili discariche a cielo aperto, quindi le maggiori piazze di Sassari e diversi siti dell’agro. A questi si aggiunge il monitoraggio degli orari di conferimento dei rifiuti, sia da parte delle attività commerciali che dovrebbero intensificare l’utilizzo dei servizi loro dedicati, come la raccolta vetro e cartone, sia dei privati cittadini.
I nostri barracelli faranno innanzitutto del dialogo e dell’informazione il loro primo strumento di prevenzione ma la sanzione ai cittadini che sporcano la città sarà l’ultima arma a disposizione che sarà al fine utilizzata con determinazione.