Scavi archeologici di piazza san Michele, intevento di Sardenya i Libertat
Le parole di Salvatore Scala e Luigi Addis - Coordinamento Sardenya i Llibertat
“Gli degli scavi archeologici concertati con la Soprintendenza di Sassari preliminarmente alla realizzazione della nuova pavimentazione della piazza di san Michele, hanno restituito dei ruderi (cisterne, cantine, laboratori, parti di abitazioni, pavimenti) di edifici risalenti presumibilmente al XVI secolo, appartenenti alla comunità dei gesuiti e prospicienti la chiesa medesima. Considerato che – scrivono in una nota Salvatore Scala e Luigi Addis, del Coordinamento di Sardenya i Llibertat – in tale area si sarebbero realizzati i primi insediamenti della nuova espansione urbana post-medievale funzionali all’Azienda agricola gesuitica, successivamente adibiti ad abitazioni e laboratori, distrutti dal bombardamento aereo avvenuto nella notte del 17 maggio 1943, perciò importante testimonianza storica della nostra città, chiediamo al Sindaco di riconsiderare la progettazione alla luce delle evidenze emerse, insieme al progettista dell’opera e ai responsabili della Soprintendenza ai beni storici e archeologici di Sassari”.
“La variante al progetto approvato renderebbe visibili almeno una parte dei suddetti ambienti, consentendo agli algheresi e ai visitatori un’adeguata leggibilità del luogo, evitando in tal modo di proseguire nell’occultamento della storia della nostra città, scelta che in precedenza ha mortificato il complesso di Santa Chiara – primo insediamento abitativo della città-fortezza del XIII secolo e quartiere ebraico – (area dell’Ospedale Vecchio) e il complesso di San Michele (Lo Quarter), soprattutto lo straordinario rinvenimento costituito dal cimitero della peste.
di estendere l’indagine archeologica anche all’area privata accanto”.
“Chiediamo al Sindaco di considerare l’acquisto, la permuta o l’esproprio della suddetta area privata al fine di ridisegnare e consegnare l’intero perimetro della piazza ad una fruizione pubblica; di adottare un nuovo regolamento sulle concessioni del suolo pubblico ad uso commerciale che contempli le aree libere da tavolini, gazebo e ombrelloni, che pertanto escluda concessioni in tutta la piazza di san Michele. Il recupero legittimamente ambizioso della piazza di san Michele, la plaça de Col·lètja, impone comunque il ripristino urgente del basolato storico di via Carlo Alberto, da troppo tempo completamente sconnesso e pericoloso, specialmente nel tratto compreso tra via Gilbert Ferret e il Liceo Manno – concludono dal Coordinamento di Sardenya i Llibertat”.