Scrittori a piede Lìberos

Curata dall'Associazione Lìberos, gli autori presenteranno in diverse location i loro libri.Si inizia con Polizzi a Isili e Tetti a Uri.

Doppia presentazione domani, giovedì 31 luglio, per la rassegna Scrittori a piede Lìberos, curata dall’associazione Lìberos: a Isili comincia il tour di Renato Polizzi mentre a Uri il protagonista sarà Gianni Tetti. Per entrare nel mondo degli animali in maniera lieve ed ironica, lo scrittore siciliano parlerà del suo nuovo libro “Morti favolose di animali comuni” edito da Caracò, nella collana “Freschi” curata da Francesco Abate, alla libreria Godot a partire dalle 19. Venerdì 1 agosto, invece, Polizzi sarà a Porto Torres, alle 20, insieme a Lalla Careddu, negli spazi della Torre aragonese (appuntamento curato in collaborazione con la libreria Koinè per la Notte Rosa). Ultima tappa ad Alghero, lunedì 4 agosto alle 21,30 negli spazi della libreria Cyrano (via Vittorio Emanuele, 11). Sempre domani, giovedì 31, ma alle 19.30, Gianni Tetti sarà a Uri, alla Piccola locanda S’Ausentu, insieme ad Emiliano Longobardi, per raccontare l’ultima settimana che resta all’umanità descritta nella pagine del suo libro “Mette pioggia” (Neo Edizioni). L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Uri, Comes, Piccola Locanda S’Ausentu e il Sistema Bibliotecario Coros Figulinas e con le librerie Azuni, Dessì, Koinè, Max88 e Messaggerie Sarde di Sassari.

Il libro di Polizzi:” Morti favolose di animali comuni “(Caracò). Della vita degli animali conosciamo tutto: le abitudini alimentari, le stagioni in cui migrano, i periodi in cui si accoppiano, il modo in cui si corteggiano, lo striminzito kamasutra, i tempi della cova, le modalità con cui cacciano, le stagioni del letargo, il tempo che le varie specie dedicano all’accudimento della prole. Di come muoiano, invece, non sappiamo nulla. Morti favolose di animali comuni è il primo bestiario che prova a svelare questo mistero attraverso il racconto di venti morti esemplari di animali, comprese quelle di un particolare tipo di uomo e della mitica fenice. Un’indagine divertita e divertente alla scoperta della morte kantiana dello scarafaggio, di quella poco equestre del cavallo, quella paesaggistica del cammello, della morte bianca del castoro, della morte scanzonata della cicala. E se ancora vi state domandando: perché un bestiario? Perché, come dice Cortázar, i bestiari sono come degli specchi, «di quelli che non si trovano nelle nostre stanze da bagno, ma nei quali è bene guardarsi di tanto in tanto».

Il libro di Tetti: “Mette pioggia” (Neo Edizioni). Un vento opprimente spazza le strade di una Sardegna trasfigurata. La tv, la radio e i giornali dicono che nessuno ricorda un caldo così. Non piove da mesi, come se Dio stesse aspettando il momento giusto. Un uomo si butta da un ponte, un altro apre il suo bar, un misterioso volontario consegna volantini aggirandosi tra le case di un’intera comunità troppo distratta per comprendere quello che sta accadendo. L’unico è Zanon, che ha scoperto il male, e il male è dentro di noi, non fuori. 7 giorni: la discesa in un quotidiano all’apparenza placido ma guasto nelle viscere, che ignaro cova il germe della propria fine. Dopo la folgorante sinfonia dei racconti I cani là fuori (Neo Edizioni, 2009), Gianni Tetti ritorna con il suo stile ipnotico e conturbante quanto lo scirocco che soffia incessante tra queste pagine per raccontare l’ultima settimana che resta all’umanità.

red, 30 Luglio 2014