Scuolabus, Lubrano: “Basta proroghe, si faccia la gara d’appalto”
L'ex sindaco denuncia: "La vicenda degli scuolabus sta assumendo delle connotazioni che preoccupano"
Tra pochi giorni finisce l’anno scolastico ma continuano le difficoltà legate all’appalto degli scuolabus. La vicenda degli scuolabus sta assumendo delle connotazioni che preoccupano. L’appalto è scaduto a settembre del 2013, sono state fatte le due proroghe concesse dalla norma per la pubblicazione del nuovo bando ma ad oggi rileviamo che, con quella di fine Marzo 2015, siamo arrivati alla quinta e probabilmente si arriverà ad una sesta. Oltre al numero incongruo di proroghe ci soffermiamo su alcuni passaggi riportati nella determina che sancisce quest’ultima proroga, la n. 234 del 30.03.2015 In particolare ci soffermiamo su un punto in cui si fa riferimento ad un imminente accordo con la ARST per l’affidamento in forma diretta di tale servizio che, lo ricordiamo, fino ad oggi è stato assegnato con regolare gara di appalto ne 2008. Il valore di tale servizio, citato nella determina n. 234 del 30.03.2015, secondo gli aggiornamenti ISTAT calcolati sugli importi di spesa per l’anno scolastico 2013-2014 è di € 719.977,46 all’anno, e prevede a carico dell’impresa aggiudicataria l’acquisto di almeno uno scuola bus all’anno per ogni anno del contratto, l’assunzione di 8 autisti per tutto l’anno per tutta a durata del contratto e 5 assistenti per lo stesso periodo. In primo luogo non capiamo come una amministrazione possa, in barba al codice degli appalti, già indicare in una determina, tra l’altro di proroga all’azienda a suo tempo vincitrice, il nome della futura azienda che andrà ad aggiudicarsi il servizio, cioè l’ARST. Anche ammettendo una possibilità di aggiudicazione diretta, la prassi vuole che vengano richieste almeno tre offerte per mettere in condizione l’amministrazione di scegliere la soluzione migliore.
Sappiamo che l’ARST ridurrebbe per i lavoratori il periodo di impiego, da dodici a nove mesi; per gli autisti sarebbe previsto un contratto a part-time verticale, costringendo praticamente queste persone a rimanere disoccupate nel periodo in cui verrebbe sospeso il servizio di scuolabus con un danno evidente per il proprio reddito, in quanto non potrebbero lavorare presso altre ditte nel periodo in cui non lavorerebbero per l’ARST; verrebbero inoltre inquadrati con un contratto base a parametro ridotto rispetto a quello attuale con una riduzione della retribuzione mensile di circa € 70 su una busta paga di per sè non elevatissima. Per le assistenti si parla di un affidamento a contratto interinale con un evidente punto interrogativo sulla continuità del proprio lavoro da un anno all’altro.
Chiediamo che i sindacati vigilino con attenzione su tutto questo, che l’amministrazione corregga per tempo questi evidenti errori e chiediamo che i revisori dei conti prendano immediata posizione sul passaggio di affidamento diretto in modo che ogni minimo dubbio procedurale e di norma venga fugato.
Stefano Lubrano – Patto Civico Alghero