«Scuolafattibella, Alghero perde un altro importante finanziamento»
L'opinione di Michele Pais, consigliere comunale di Forza Italia
Mentre si sfornano fiumi comunicati stampa tesi a propogandare un’inesitente efficienza amministrativa, la realtà dei fatti ci presenta una città in ginocchio dal punto di vista sociale, economico e del decoro urbano. E’ incontestabile che Alghero per la combinata azione regionale e comunale, stia attravversando il periodo più buio mai conosciuto prima. E mentre l’amminsitrazione è impegnata ad assumere nuovi dirigenti comunali (che costano circa 150 mila euro cadauno), a svuotare di competenze quelli esistenti, a trasferire personale amministrativo e tecnico da questo a quell’ufficio in un walzer di poltrone ed incarichi del tutto incomprensibile, il Comune di Alghero continua a perdere occasioni di finanzamento pubblico, che per contro, altri Comuni, molto più margianali del nostro, invece, riescono ad cogliere.
Mi riferisco, nel caso specifico, ma solo come ultimo caso di una serie innumerevole di fallimenti, al bando nazionale “Scuola fatti bella”, finalizzato a finanziare interventi sull’ edilizia scolastica, per un totale di 480 milioni a disposizione degli Enti locali. Con D.P.C.M. n. 1735 del 24 aprile 2016 è stato pubblicato l’elenco di tutti gli Enti locali finanziati: ebbene, tra i tanti comuni della Sardegna finanziati, il Comune di Alghero, come al solito, non c’è! Ci sono invece Cagliari, Castelsardo, Capoterra, Serramanna, Tissi, Tuili, Bari Sardo, Berchidda, Busachi,Castiadas,Decimomannu, Desulo, Elmas, Erula, Florinas, Fonni, Galtelli, Gavoi, Guasila, Ittiri,La Maddalena,Milis,Nuoro,Nuxis, Ollolai, Oschiri, Ovodda, Ozieri, Quartu S. Elena, Quartucciu, Samatzai, San Sperate, Santa Giusta, Selargius, Serrenti, Sestu, Sinnai, Siliqua, Stintino, Talana, Terralba, Tertenia, Ula Tirso, Uras, Urzulei, Usini, Villa Putzu.
Eppure la situazione degli edifici scolastici cittadini è molto precaria e gli stessi abbisognerebbero di importanti interventi strutturali e di adeguamento agli standard moderni di funzionalità, che il reperimento tali risorse, unitamemente a quelle che la Regione dovrebbe trasferire, sarebbe dovuto esser una priorità per qualsiasi amministrazione. Ma evidentemente non per quella in carica.