SDR: Detenuti a Buoncammino aspettano Papa Francesco
Dopo La protesta-denuncia seppur pacifica, con riserva comunque di proseguire anche con altre forme di sciopero, sottoscritta da 300 detenuti a Buoncammino e indirizzata al Presidente della Repubblica, al ministro della Giustizia, al provveditorato regionale, al sindaco di Cagliari e ai volontari di Socialismo Diritti Riforme, l’appello a Papa Francesco. Dalla protesta alla speranza.
“Ci prepariamo ad accogliere Papa Francesco. Lo aspettiamo fiduciosi perché possa accogliere il nostro benvenuto e le nostre speranze di scontare le pene con dignità. Siamo certi che a settembre Papa Francesco non mancherà di fare una visita a Buoncammino, il carcere simbolo del disagio”. Con queste parole, affidate ai volontari di Socialismo Diritti Riforme, un gruppo di detenuti di Buoncammino ha inteso manifestare il desiderio di poter abbracciare il Santo Padre che giungerà in Sardegna nel prossimo mese di settembre. “Il nostro – hanno aggiunto – è un invito ma soprattutto una speranza. Il Santo Padre ha manifestato una umanità e una vicinanza ai più deboli che ci ha particolarmente colpiti facendoci riflettere. La fede è per la maggior parte di noi l’unico conforto. Speriamo quindi – hanno concluso – di poter mettere nelle mani del Pontefice le nostre più profonde meditazioni”.
“Nella realtà dei ristretti – sottolinea Maria Grazia Caligaris presidente di SDR – emergono in modo più accentuato le contraddizioni della società ed è forte la volontà di riscatto. L’incontro con Papa Francesco, che non a caso ha scelto la Cattedrale di Bonaria, rappresenterebbe un significativo segnale di attenzione verso chi ha sbagliato ma anche un’occasione per conoscere, dopo l’Istituto Minorile, la realtà delle Case Circondariali come Buoncammino. L’auspicio è che nel programma del Santo Padre in città, accogliendo l’appello sincero degli ultimi, possa essere inserita una visita a Buoncammino”.