“Se il politico ruba paghi anche il partito”, la proposta di legge a Montecitorio
La proposta del deputato di Fratelli d’Italia, Massimo Corsaro: "Con liste bloccate sia responsabile anche il partito"
Se il politico eletto ruba paghi anche il partito che l’ha scelto, è la semplice proposta di legge del deputato di Fratelli d’Italia, Massimo Corsaro, che così si è lanciato nel dibattito politico sulla legge elettorale che ormai da mesi tiene impegnate le varie forze politiche italiane. “Vogliono le liste bloccate? Allora se il politico commette reato sia responsabile anche il partito che l’ha selezionato” ha spiegato il parlamentare di destra che ha già depositato la sua proposta di legge a Montecitorio. “Matteo Renzi dice di essere l’uomo delle riforme? Io gli chiedo di assumersi questo onere: far diventare i partiti responsabili delle persone che mettono in lista” ha riferito il deputato rivolto al Presidente del Consiglio, aggiungendo: “Se si ostinano a non introdurre le preferenze, allora almeno ci mettano la faccia e paghino 5 volte quello che il politico colpevole ha guadagnato durante il mandato”. Il punto centrale della proposta dunque sono le preferenze, chieste a gran voce da Fratelli d’Italia, e la responsabilità oggettiva dei partiti che mettono in lista candidanti che poi si rivelano disonesti.
“I partiti paghino 5 volte quanto è stato erogato al condannato”. “Il giorno dopo l’arresto del primo cittadino di Venezia i democratici gli hanno voltato le spalle. Io mi chiedo: chi è il Babbo Natale che l’ha candidato? Qualcuno deve pur averlo scelto” ha sottolineato sempre il parlamentare di FdI, riferito all’arresto del Sindaco di Venezia Orsoni per lo scandalo Mose. Come spiega Il Fatto quotidiano, nel dettaglio la proposta di Corsaro prevede che in caso di condanna definitiva il partito sborsi 5 volte quanto è stato erogato al condannato nel periodo tra la data di compimento del reato contestato e la pubblicazione della sentenza definitiva, tra diarie, emolumenti e rimborsi. Per i partiti che non rispettassero questo obbligo la proposta di legge prevede addirittura il divieto di partecipare alle successive competizioni elettorali.
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