Seconda edizione della Fiera del lavoro verde
Dai termoisolanti in lana di pecora, ai mattoni in terra cruda per passare poi alle creazioni in canna e falasco. Ma non solo forni solari coibentati con lana di pecora per cucinare con la semplice induzione solare generata da un gioco di rifrazioni di specchi e vetri. E “dulcis in fundo” il biocarburante a urina. Sono solo alcune delle idee innovative in mostra per un giorno a Tramariglio in occasione della 2 edizione della fiera dell’economia verde organizzata dal Parco di Porto Conte con il supporto della sezione locale di Legambiente e svoltasi sabato scorso. Oltre venti le aziende sarde specializzate nella produzione di beni servizi a basso impatto ambientale e attraverso l’utilizzo di energie alternative, che hanno aderito alla mostra mercato allestita nel giardino interno di Casa Gioiosa, l’ex colonia penale oggi sede del Parco di Porto Conte.
Particolare enfasi è stata data, nel corso dei momenti seminariali della giornata, ai progetti di innovazione come: ´Il caso virtuoso della filiera di Bioedilizia: La CasaVerde CO2.0″ presentato da Antonello Scolaro Monsù del Dipartimento di Architettura dell´ Università di Sassari. E’ stata poi la volta dell´illustrazione dei prodotti innovativi per l´efficienza energetica e la bioedilizia a cura di Oscar Ruggeri. E ancora ´Dai Forni solari professionali alle nuove fonti energetiche pulite auto-prodotte e a costo zero´ presentato da Graziella Caria. Gavino Cau invece ha parlato del progetto e studio di malte bioecologiche naturali locali nel restauro e nella bioedilizia. L´ iniziativa invece di sensibilizzazione all´utilizzo delle bioplastiche, progetto del Parco di Porto Conte è stato illustrato da Massimo Porcheddu. Tra le dimostrazioni pratiche si è potuto assistere alla lavorazione di mattoni in terra cruda e preparazione di intonaci naturali; dimostrazione su produzione calci e intonaci in calce; preparazione di piatti tipici sardi cucinati con energia solare da radiazione diretta con forni solari in terra e lana; lavorazione delle canne; depurazione e filtrazione dell´acqua da bere; design ecologico degli interni; escursioni sostenibili con minibus elettrico; bici e mini auto elettriche in prova.
“Rimini ha la sua Ecomondo che si è conclusa in questi giorni, Alghero ha avuto la sua bella fiera regionale del lavoro verde-ha riferito il segretario regionale di Legambiente Luciano Deriu- la Green economy in mostra era la Sardegna che ce la fa perché i numeri di crescita di alcune delle aziende in mostra sono importanti. Come l’ormai celebre Edilana pluripremiata per l’innovazione e capace di esportare ovunque nel mondo i suoi isolanti in lana di pecora.” Soddisfatto della riuscita anche il direttore del Parco di Porto Conte Vittorio Gazale: “Dare ospitalità a queste aziende virtuose rappresenta una dei missioni di un Parco che per primo deve farsi portavoce delle buone pratiche in campo ambientale. Attraverso poi il nostro marchio di qualità delle aree protette cerchiamo di certificare questi buoni esempi e dare visibilità a coloro che si impegnato nel rispettare e promuovere i buoni principi di sostenibilità.”