Secondo giorno di occupazione in Comune. I “Parcheggini” attendono risposte (VIDEO)
Presidio dei lavoratori addetti alla sosta. Altre 12 ore di occupazione e ancora nessuna risposta concreta.
A oltranza, andranno avanti così, senza alcuna remora, finchè non verrà data una risposta concreta. Che fine farà il servizio di “addetti alla sosta?”. Verrà internalizzato alla società in house? Forse è questa la paura più grande. A quanto abbiamo potuto apprendere da voci non ufficiali, questo pomeriggio ci dovrebbe essere un incontro dove si firmeranno alcune modifiche allo statuto dell’In house che si occuperà tra gli altri servizi anche di quelli che fin’ora venivano svolti dai dipendenti ex Europol. Una situazione che preoccupa tutti, perchè sarebbe la fine di ogni speranza. Oggi il comune, così come ieri, è stato raggiunto anche da uomini politici del territorio, che si stanno interessando della vicenda. Visibilmente preoccupato Pietrino Fois che avrebbe assolutamente contattato il governatore Cappellacci per avviare una trattativa.
I lavoratori hanno deciso di inviare una lettera forte al governatore, nel frattempo non lasceranno intentata alcuna strada. Sul posto stamani anche Toni Faedda, che si è appurato di comprendere la posizione dell’attuale commissario prefettizio. Ieri diversi sono stati gli ex consiglieri comunali che si sono recati sul posto e hanno cercato di interessare la regione Sardegna, da valdo di Nolfo a Gianni Sau, da Alberto Zanetti all’ex sindaco Lubrano. Una cosa è certa; indipendentemente dai politici che sfilano a Sant’Anna, è doveroso che il loro interessamento vada oltre la presenza sul posto e si proceda celeremente verso una soluzione. Il suggerimento è che si proceda con l’agenzia interinale per ripristinare il servizio, che si riesca a rimpinguare le casse ormai prive di un sostentamento economico, e che questa soluzione temporanea venga immediatamente risolta con una gara d’appalto quando si insedierà a maggio il nuovo consiglio comunale. ” A noi non interessa la visita di quel politico piuttosto che quell’altro, a noi interessa riavere il nostro posto di lavoro che ci è stato tolto senza motivo. Che la politica faccia il suo dovere, null’altro”. Questo il monito unanime dei lavoratori, che anche oggi non abbandoneranno il presidio un minuto.