Sedi vacanti dei medici di medicina generale: 173 domande per 334 incarichi disponibili
L'assessore Nieddu: "Da Roma serve una svolta per rispondere alla carenza di medici"
Sono state pubblicate e sono disponibili online nell’albo pretorio dell’Ares le graduatorie provvisorie del bando regionale per l’assegnazione ai medici di medicina generale delle sedi vacanti del 2021 pubblicato sul Buras lo scorso 7 luglio. In totale sono state presentate 173 domande per 334 incarichi disponibili in tutta l’Isola: 112 nel territorio dell’Asl di Cagliari; 59 nell’Asl di Sassari; 45 nell’Asl di Nuoro; 36 nell’Asl di Oristano; 25 nell’Asl del Sulcis; 24 nell’Asl della Gallura; 24 nell’Asl del Medio Campidano; 9 nell’Asl dell’Ogliastra. I medici candidati avranno tempo 15 giorni per presentare eventuali istanze di riesame della propria posizione, dopodiché si passerà alla pubblicazione delle graduatorie definitive e quindi all’assegnazione degli incarichi nelle sedi bandite.
“Per tracciare un bilancio attendiamo la conclusione dell’iter e l’assegnazione vera e propria delle sedi. Contiamo, grazie all’importante accordo raggiunto per le sedi disagiate e disagiatissime, di dare una risposta soprattutto a quei Comuni che cronicamente faticano a trovare medici disposti a ricoprire incarichi”, dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu. “Di sicuro il divario tra il numero delle domande e il totale delle sedi a disposizione – sottolinea l’assessore – evidenzia ancora una volta l’urgenza di una riforma dell’assistenza primaria a livello nazionale. Abbiamo messo in campo ogni strumento a nostra disposizione, recuperando i gravi ritardi sui bandi accumulati nel tempo. Ricordo che nel 2019, all’inizio dell’attuale legislatura, risultavano non ancora assegnate le sedi vacanti dal 2014 al 2017. Abbiamo recuperato il pregresso e bandito le sedi del 2018, del 2019, del 2020, in piena pandemia, e ora il 2021. Inoltre abbiamo dato gambe a un accordo per l’indicazione delle nuove sedi disagiate e disagiatissime per poter dare incentivi ai medici che scelgono di lavorare nelle sedi più svantaggiate”.
“Garantire l’assistenza primaria ovunque è sempre stata ed è ancora oggi la nostra priorità. Per sopperire alla carenza di medici siamo intervenuti con forza anche sulla programmazione, mancata per troppo tempo, aumentando in modo esponenziale le borse di studio, ma su questo fronte servono risposte immediate. Parliamo di una criticità a livello nazionale che dovrà essere ai primi posti dell’agenda del prossimo governo e purtroppo a oggi l’allarme lanciato delle Regioni è rimasto pressoché inascoltato a Roma”, conclude l’assessore.