Segregata in casa e violentata per mesi dal padre e dallo zio

Due uomini sono stati arrestati dagli agenti del commissariato di Polizia di Olbia con l'accusa di riduzione in schiavitù e violenza sessuale aggravata.

Nella mattinata di ieri (mercoledì) a Olbia, gli agenti del commissariato di Polizia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Cagliari a carico di un 44enne sassarese e di un 52enne di Nuoro. Gravissime le accuse nei loro confronti:  riduzione in schiavitù e violenza sessuale aggravata.

I protagonisti di questa storia squallida sono il padre e lo zio di una giovane donna con problemi di salute.  Secondo le indagini effettuate dalla polizia i due uomini, attraverso percosse e minacce, avrebbero costretto la giovane in uno stato di completa soggezione, tanto da inibirne la volontà, fino ad obbligarla ad avere rapporti sessuali con entrambi. La ragazza sarebbe stata tenuta segregata in una casa dal dicembre 2014 fino ai primi giorni di aprile 2015, quando è riuscita a fuggire.

Nei confronti della vittima sono state immediatamente attivate le procedure volte a fornirle un adeguato sostegno psicologico ed una dimora protetta. Gli arrestati sono stati rintracciati nell’argo di Olbia. I due sono stati fermati dalla polizia e accompagnati presso la casa circondariale di Bancali a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

4 Giugno 2015