Segretaria infedele: ammanchi di cassa per 400mila euro in sei anni

L'imputata è stata ritenuta responsabile di aver sottratto l'ingente somma falsificando la firma del datore di lavoro su alcuni assegni e alterando gli importi in alcune fatture.

Condannata a 5 anni di carcere e 200 mila Euro di risarcimento, inflitti alla segretaria dell’impresa Edile “Pisanu” di Olbia. La donna  era accusata di essersi appropriata di ben 400.000 Euro nel corso di sei anni lavorativi a partire dal 2006. Nel corso degli anni il processo ha subito lunghi rallentamenti dovuti anche al decesso di due soggetti d’accusa: il processo in piedi da dieci lunghi anni rischiava di cadere in prescrizione.

A dare la necessaria accelerazione per la sentenza è stata la decisione del Giudice Daniela Di Carlo. L’imputata è stata ritenuta responsabile di aver sottratto l’ ingente somma di 400.000 euro, falsificando la firma del datore di lavoro su alcuni assegni; l’accusata avrebbe alterato anche gli importi delle fatture con l’aggiunta di qualche ‘zero’.

Le indagini delle Guardia di Finanza furono ccordinate dal  maggiore Cesare Antuofermo. La parte civile per i figli delle vittime è stata rappresentata dall’avvocato Guido Da Tome.

1 Marzo 2016