Servi e maggiordomi alla presa del palazzo
A pochi giorni dal ballottaggio, nella speranza che la Gente rifletta oltre la bagarre inscenata dagli aspiranti-Consiglieri, che qualche risultato lo ha raggiunto lasciando sul campo di battaglia qualche morto ex-eccellente, mi sembra doveroso evidenziare le incongruità di una campagna elettorale, la cui cifra, a mio parere, sta nel mai risolto rapporto conflittuale tra buon senso e rappresentanza politica nel momento in cui ci si propone a rappresentare gli ‘Altri’, la maggioranza cioè della Gente adusa a delegare i propri diritti-doveri, e le bordate delle bocche da fuoco approntate da un CentroDestra regionale, (abituato peraltro a sparare a salve), a sostegno di un Candidato-Sindaco la cui fisiognomica ed il tono di voce ci danno la percezione di trovarci dinanzi solo ‘un bravo ragazzo’, che ha però il compito di approntare il tavolo per il “Comitato” con Nomi e Cognomi precisi. Ma andiamo per ordine:
a) il fuoco viene aperto da Pietrino Fois, il quale annuncia che i famosi 80 milioni di euro stanziati dalla Giunta Soru per il nuovo Ospedale di Alghero, sono ancora lì, dietro le pieghe del bilancio, pronti per essere stanziati dalla Giunta Regionale. Tutti ad Alghero sanno che quella somma faceva parte dei fondi FAS di pertinenza sarda, avocati a Roma dal Governo Berlusconi, subito dopo il terremoto in Abruzzo. Tanto è vero che, nell’ultimo incontro svoltosi tra l’Assessore alla Sanità Simona De Francisci ed il ‘Comitato per la salvaguardia della Sanità del Distretto Algherese e per il nuovo Ospedale di Alghero’, data per scontata la consunzione dello stanziamento, al fine di dare compimento alla improrogabile urgenza del nuovo Ospedale, ci si è accordati, presente a quell’incontro l’On Mario Bruno, di dare corso alla procedura di ‘projet financing’ per la parte eccedente il ricavo della vendita dei beni che la ASL possiede in Alghero, in dismissione una volta che il vecchio Ospedale Civile ed il Marino, cessata la loro funzione attuale, potranno essere utilizzati per la bisogna specifica. Ora, Mario Bruno, che segue da una decina d’anni la sorte della Sanità Algherese, e Pietrino Fois, attuale Presidente della Commissione Bilancio della RAS, ingaggiano un balletto discordante sulla esistenza degli 80 milioni di Euro; è ovvio che uno dei due mente in scienza e coscienza, interpretando il proprio ruolo di capofila per i rispettivi Candidati al ruolo di Sindaco nel corso di questa lunga campagna elettorale; può mentire Mario Bruno il quale da sempre è convinto sostenitore del nuovo Ospedale e del ‘Comitato per il nuovo Ospedale’ sostenendolo da anni perché l’idea venga condivisa dai Cittadini di Alghero, del suo Distretto e dagli Operatori della Sanità Algherese, e che, di quello stanziamento fu fautore ? Può mentire Pietrino Fois il quale, da sempre, è oppositore tenace dell’idea del nuovo Ospedale per Alghero, asserendo che ‘non serve un nuovo Ospedale per questa Città da dove si possono raggiungere le strutture sanitarie sassaresi in 20 minuti’, e che il denaro occorrente per il nuovo Ospedale può essere impiegato per lo sviluppo della nautica e per la cancellazione della Spiaggia di San Giovanni per una nuova appendice portuale, aggiungendo così danno al danno degli sversamenti nel Calich perpetrati dalla passata Amministrazione? Giudicate Voi, ma soprattutto considerate che l’autore della menzogna siede sui banchi del Consiglio Regionale per difendere, in teoria, i nostri interessi;
b) Stefano Lubrano (spero con tutto me stesso, per il bene di Alghero, diventi il nuovo Sindaco), per quel che mi consta, mai è andato oltre le righe del programma approntato con tanta cura, né mai è ricorso a boutade propagandistiche, seguendo sempre il filo logico dei ragionamenti impostati con rigore: le risorse sono in casa, la partecipazione popolare deve essere una colonna portante delle scelte di lavoro, i gioielli di famiglia, ovverossia l’ambiente unito al paesaggio ed alle coste, sono patrimonio di tutti e non devono essere svenduti a nessuno. Marinaro invece, dopo avere affastellato in tutta fretta un programma poco originale (i maggiorenti che gli stanno intorno non sono uomini di idee e di programmi, ma al massimo maggiordomi di tavole ben imbandite, dalle quali pescare qualche briciola), a corto di idee e di una esperienza di vita cittadina che vada al di là di una attività sportiva, lodevole sicuramente, ma non sufficiente a comprendere, compenetrare e tentare di risolvere le problematiche di una Città che la stessa Gente che gli sta intorno ha ingigantito oltre misura, ha lasciato che gli si mettesse in bocca qualsiasi cosa senza comprenderne la portata. La promessa che un Ufficio Regionale non precisato, avrebbe già deciso di trasferire al Comune di Alghero la proprietà di Surigheddu&Manuntanas, sta a dimostrare l’assunto di un uomo che non sa vagliare nel modo giusto ciò che gli sta intorno, e che soprattutto non sa sfruttare adeguatamente le conoscenze e le competenze che, su questo tema specifico, vanta qualcuno dell’ occasionale entourage che sta tessendo la sua campagna elettorale. Prima che Surigheddu&Manuntanas diventino proprietà del Comune di Alghero, dovranno essere risolti diversi gravami che, per il momento non ledono il diritto di proprietà (sino a quando?), ma che ne compromettono l’esercizio del possesso, condizione indispensabile per una riorganizzazione delle aziende per fini produttivi. Mi si dirà che questa situazione vale anche per Lubrano, il quale ha ipotizzato una ripresa produttiva per le due Aziende, senza però assicurare interventi miracolistici da una Regione che pensa a tutt’altro, supposto che sia in grado di pensare;
c) la calata dell’Assessore Nonnis da Cagliari per sostenere la campagna di Marinaro, con l’annuncio che i reflui verranno totalmente immessi nella rete irrigua del Consorzio di Bonifica, dimostra l’assoluta confusione di idee che domina, riguardo al problema, il Comitato elettorale di Marinaro, e di riflesso, la totale inadeguatezza dello stesso a risolvere la problematica : supposto infatti, per assurdo, che l’operazione sia possibile, ci si chiede che cosa se ne farà del progetto una volta terminata la campagna irrigua? Intanto l’ ammettere che i reflui non debbano essere sversati nel Calich, sta a significare la sconfitta di chi ha inventato l’accoppiata con il depuratore di San Marco e fino a ieri minimizzava la portata del problema. Non ci sono anche loro intorno a Marinaro? Personalmente ho la vaga impressione che il prossimo Sindaco, chiunque esso sia, dovrà ricorrere al vecchio impianto del Mariotti, confinando nello sperpero del denaro pubblico un’opera che, al tempo delle inaugurazioni, era definita epocale.