Servitù militari, Difesa e Regione avviano tavolo di confronto
L'accordo per l'avvio è stato firmato quest'oggi a Cagliari dal sottosegretario Domenico Rossi e dal presidente Francesco Pigliaru.
Via a un tavolo di concertazione sulle servitù militari tra il ministero della Difesa e la Regione. Questo pomeriggio negli uffici di presidenza in viale Trento, il presidente Francesco Pigliaru e il Sottosegretario Domenico Rossi hanno firmato l’accordo per l’avvio del tavolo di confronto istituzionale tra Regione Sardegna e Ministero della Difesa.
“Il 19 giugno scorso – si legge in una nota congiunta di Difesa e Regione – si è tenuta la seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari. In tale occasione il ministro Pinotti e il presidente Pigliaru hanno convenuto sulla necessità di avviare un tavolo di confronto istituzionale, a partire dall’assunto, ormai da tempo ampiamente condiviso, che esiste una sproporzione tra la presenza militare e i gravami a questa connessi nella Regione Sardegna rispetto al resto d’Italia. In questo momento pur nelle differenti posizioni di partenza, sussistono tutte le condizioni per l’avvio di un tavolo di confronto istituzionale volto a valutare, in coerenza con le linee programmatiche del ministro della Difesa e con le risoluzioni parlamentari e consiliari, la percorribilità dell’avvio del processo di graduale dismissione di parte dei Poligoni e l’individuazione di misure di riequilibrio e di armonizzazione, in termini di riduzione quantitativa e qualitativa dell’incidenza delle attività militari. Un percorso da avviare con tempi certi e modalità definite”.
“Con riferimento alle esigenze di armonizzazione e mitigazione – continua la nota – quelle più evidenti sono riconducibili alla riduzione dell’estensione dei Poligoni, del Demanio militare e delle aree soggette a Servitù militari e le connesse occupazioni temporanee, alla tutela ambientale e della salute nei Poligoni, alla riconversione delle attività svolte nei Poligoni, all’impatto della presenza militare sulle prospettive di sviluppo dei territori, al riavvio dei processi di dismissione dei beni militari in applicazione dell’articolo 14 dello Statuto Sardo, a partire dagli Accordi del 2006 e 2007. All’interno di questo perimetro il tavolo avrà obiettivi che per la complessità della loro soluzione potranno realizzarsi entro la legislatura, mentre altri potranno essere conseguiti già nel breve periodo”.
“Per quanto concerne questi ultimi – si legge nella nota – ci si riferisce all’individuazione di misure di mitigazione quali l’istituzione di osservatori ambientali indipendenti, la riduzione dell’estensione delle aree soggette a vincolo o destinate a Demanio militare, l’individuazione di misure di riconversione in senso dual use delle attività svolte nei Poligoni e di misure di indennizzo e compensazione, il riavvio dei processi di dismissione dei beni militari non più utili alla Difesa, cui corrisponderanno attività concrete per facilitare, di concerto anche con i Comuni interessati, il dialogo con la realtà militare in Sardegna, con il personale militare e le rispettive famiglie”.