Servizio Igiene Urbana, Baldino scrive a Bruno: “si eviti la deriva”
"Il Servizio di Igiene Urbana mostra in tutta evidenza la sua incapacità di reggere i ritmi imposti dal Capitolato Speciale d’Appalto predisposto dall’amministrazione comunale"
“Mi preme segnalare che, ad appena un anno dall’avvio, il Servizio di Igiene Urbana mostra in tutta evidenza la sua incapacità di reggere i ritmi imposti dal Capitolato Speciale d’Appalto predisposto dall’amministrazione comunale”. Lo scrive Tonino Baldino, in una lettera indirizzata al Primo Cittadino di Alghero, Mario Bruno. “Il mancato rispetto del trattamento giuridico a favore di alcuni lavoratori storici; il frequente ripetersi delle inadempienze nella regolarità dello spazzamento manuale e la non sostituzione dei vecchi contenitori per lo smaltimento dei farmaci scaduti, sono le più vistose carenze osservate dai cittadini” – prosegue l’ex sindaco di Alghero.
“Tutto ciò è sufficiente ad evidenziare che l’apparato di vigilanza da parte degli uffici comunali, nei confronti della ditta appaltatrice, non funziona e quantomeno necessita di essere potenziato e migliorato; l’impresa appaltatrice si trova già in uno stato di sofferenza gestionale, oramai destinato a cronicizzarsi se non verranno assunti adeguati e tempestivi provvedimenti. Sono tutti fattori che danneggiano la buona immagine della città e che non conducono a premio il notevole impegno che codesta Amministrazione sta riponendo nel settore”.
“Alla luce di tali fatti e incontrovertibile che la modifica della modalità di esecuzione dei servizi di raccolta dei rifiuti, di cui alla delibera G.M. n.244/2017, costituirebbe una forzatura -quantomeno sotto l’aspetto economico della gestione aziendale – imposta alla impresa e che la stessa non sembra in grado di garantire nonostante le premialità che potranno venire riconosciute dell’ampliamento del Servizio Pap. Ne sarebbe accettabile che l’impresa debba realizzare economie a discapito del corretto trattamento economico di alcuni dipendenti, in violazione del Contratto Nazionale per i lavoratori del settore”.
“Si profila, cosi, la possibile maggiorazione del canone mensile da corrispondere alla ditta appaltatrice il cui conseguente effetto non potrà che essere l’inevitabile innalzamento della relativa tassa comunale a carico dei cittadini. Non rimane che confidare in un Suo diretto intervento affinchè codesta Amministrazione Comunale non debba rendersi complice di una tale deriva” – conclude Baldino.