In pattini per la Sardegna. Sfida di solidarietà fra popoli
Da domani, un uomo parte per un’avventura che, negli intenti, è una scommessa con se stesso e con la società omologata nella quale viviamo. Ha deciso di ricordare a tutti e di essere testimone dell’efficacia di un antico uso sardo: s’aggiudu torrau. Aiutare ed essere aiutati. Con questo semplice spirito di collaborazione, di autentica solidarietà Famigliare, le nostre piccole comunità hanno coltivato i campi, hanno arato e vendemmiato; hanno cresciuto intere generazioni e di rado, ci si è sentiti soli. Di rado ci si è sentiti impotenti ed oppressi dal timore di non farcela.Questo signore si chiama Giancarlo Labate ed è uno psicologo. L’avventura è quella di pattinare per la Sardegna e incontrare le persone. Dialogare. Capire se è possibile che ciascuno di noi, nel proprio, nella propria specializzazione, nello sviluppo massimo ed accertato del proprio Talento e bravura, può aiutare ed essere aiutato. Un baratto di solidarietà, un baratto di condivisione, una valanga che forse non cambierà molto ma almeno prende coscienza che il bonus dato forse vale di più di quello reso. Un’idea pensata da anni, maturata da mesi che, dopo le parole Sarde di Papa Francesco, sembrano una prima risposta di uno che “getta la rete” dell’invito ad unirsi insieme per uscire dalla crisi. Per provare a fare qualcosa Uniti, senza troppa paura dell’altro. Proviamo ad iniziare la catena de s’aggiudu torrau?