Sì della Rete metropolitana ai progetti per il rilancio dell’economia
L'assemblea dei sindaci approva la proposta del Consorzio industriale provinciale per il rilancio del territorio
Sei sì ai progetti per il rilancio dell’economia e dell’occupazione del Nord Ovest Sardegna, sei interventi infrastrutturali che, per la loro rilevanza strategica, possono creare le condizioni per la riconversione industriale del territorio. Quindi un secco no al progetto fotovoltaico dell’Eni in un’area che impedisca la realizzazione dei progetti. Questo quanto deciso ieri sera dalla Rete metropolitana del Nord Sardegna riunita a Palazzo Ducale.
La riunione, presieduta dal sindaco di Sassari Nicola Sanna, e alla quale hanno partecipato i sindaci di Alghero Mario Bruno, Castelsardo Franco Cuccureddu, Sorso Giuseppe Morghen e Sennori Nicola Sassu, ha detto sì alla proposta di sviluppo presentata dal Consorzio industriale provinciale di Sassari. Adesso, la proposta recepita dalla Rete sarà presentata al presidente della Regione, all’assessore regionale dell’Industria e al Gruppo di coordinamento dell’area di crisi complessa. Così come è stata intesa, rappresenterà il contributo della nuova realtà amministrativa del Nord Sardegna per la redazione dell’accordo di programma, utile per l’attuazione delle misure da finanziare con gli strumenti normativi previsti per l’area di crisi complessa di Porto Torres.
Un no unanime, quindi, al progetto presentato da Eni per la realizzazione di un impianto fotovoltaico su aree di proprietà della stessa Eni per circa 57 ettari. Aree che – è stato fatto notare – ricadono lì dove si vorrebbero realizzare i progetti strategici. In linea con quanto suggerito dal Consorzio, anche la Rete metropolitana ha proposto che l’impianto venga spostato su altre aree di Eni all’interno del polo industriale.
Il via libero, con l’unanimità degli amministratori invece, è arrivato sui progetti di revamping del depuratore consortile di Porto Torres, sulle attività di banchinamento tra la diga foranea e il pontile Secchi per la realizzazione dell’hub portuale industriale quindi ancora sull’acquisizione delle aree situate difronte alla diga foranea. A questi progetti si aggiungono quelli per l’ampliamento delle reti tecnologiche energetiche, sull’ampliamento del polo tecnologico dell’innovazione e sull’istituzione della zona franca doganale o Zes, zona economica speciale.
La proposta del Consorzio scaturisce da una riunione che ieri mattina, nella sede dell’ente di via Coppino, ha visto seduti al tavolo il presidente del Consorzio provinciale Pasquale Taula, l’amministratore straordinario della Provincia Guido Sechi, i sindaci di Sassari, Porto Torres e Alghero, Nicola Sanna, Sean Wheeler e Mario Bruno. Dal tavolo è scaturita la necessità di sottoporre alla Rete metropolitana la proposta con i progetti che rappresentano un’occasione di rilancio del territorio e come il riconoscimento dell’area di crisi complessa possa offrire un’opportunità per superare la situazione di grave crisi industriale.
Gli interventi della proposta vengono considerati strategici e necessari per la riconversione industriale. Una serie di scelte che potrebbero portare ricadute positive sul territorio, con nuovi investimenti da parte di imprese interessate a insediarsi nell’area del polo industriale di Porto Torres, così da creare nuove opportunità di lavoro e di reinserimento nel mondo produttivo di lavoratori espulsi negli ultimi anni da questa realtà.
Con l’approvazione della proposta da parte della Rete metropolitana, il documento sarà trasmesso a Regione e al Gruppo di coordinamento dell’area di crisi complessa. La Rete, inoltre, ha riconosciuto al Consorzio anche la candidatura a ruolo di Info point, cioè di ufficio di supporto per le informazioni alle imprese che vorranno investire nell’area.