“Si intraprenda una gestione sostenibile della popolazione del daino”
Carmelo Spada, Delegato Wwf per la Sardegna, chiede per i 58 daini di Porto Conte una scelta ecologicamente sostenibile su scala regionale
Il WWF nelle settimane scorse ha inviato una lettera all’Assessore alla Difesa dell’Ambiente della RAS, al Presidente e al Direttore del Parco regionale di Porto Conte, al dirigente del settore ambiente del Comune di Alghero, al Sindaco di Alghero, all’assessore all’Ambiente di Alghero, al Presidente del Consiglio Comunale di Alghero ovvero all’Assemblea del Parco di Porto Conte, ai capigruppo dei partiti del consiglio comunale di Alghero in merito al Piano di Riduzione del Daino nell’Oasi Permanente di protezione Faunistica e Cattura “Porto Conte e Nell’area del Parco Naturale Regionale di Porto Conte e Aree contigue 2017-2022”.
La popolazione di daino, nell’area del parco regionale di Porto Conte è documenta in tempi storici in cui si è ben adattato nonostante i cambiamenti subiti dalla copertura vegetale tanto da essere funzionale con la conservazione di un nucleo di dimensioni tali da garantire condizioni di sostenibilità per l’ecosistema e per le sue interazioni con l‟uomo. Estintosi nel secolo scorso a causa della caccia eccessiva e del bracconaggio venne reintrodotto, nei decenni scorsi, dall’ex Azienda Foreste Demaniali della regione Autonoma della Sardegna. Attualmente in tutta la Sardegna la popolazione del daino è stimata in circa 700 individui di cui circa 380 nel parco di Porto Conte; mentre la carta delle vocazioni faunistiche della stessa RAS, aggiornata al 2012, indica la possibilità di reintrodurre in tutto il territorio regionale, oltre 17 mila daini.
In merito al piano di prelievo selettivo elaborato dal parco regionale di Porto Conte e dagli altri enti competenti, seppur comprendiamo la situazione di squilibrio nel rapporto di sostenibilità dell’ecosistema che deve garantire la vita a tutte le specie animali e vegetali, riteniamo che si debba procedere in maniera ecologicamente alternativa rispetto a quella cruenta dell’abbattimento dei 58 daini.
Tenuto conto che nel mese di marzo, nel corso della riunione presso l’Assessorato all’Ambiente della RAS, sull’argomento in oggetto sono scaturite una serie di proposte e di iniziative che si sarebbero dovute svolgere nei mesi successivi, quali ulteriore incontro con i portatori di interesse e associazioni ad Alghero, il coinvolgimento delle province Sud Sardegna e Oristano nell’ambito di un più condivisibile progetto di spostamento dei daini in sovrannumero, accogliendo la dichiarata disponibilità del sindaco di Iglesias che ha messo a disposizione la foresta di Marganai, quella del presidente del consorzio di gestione del Parco naturale regionale di Monte Arci e del possibile accoglimento, a determinate condizioni, anche di alcuni esemplari nell’oasi WWF di monte Arcosu.
Il WWF con una lettera, inviata il 5 ottobre, all’Assessorato regionale alla Difesa dell’Ambiente, ha chiesto di conoscere l’esito delle verifiche effettuate ed ha inoltre chiesto al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente di Alghero, al Presidente dell’assemblea del Parco (identificata nell’intero consiglio comunale), al Dirigente del Settore Ambiente del Comune di Alghero un incontro urgente con la direzione del parco regionale di Porto Conte. Il WWF ritiene che, oltre il fatto specifico del parco di Porto Conte, la Regione Sardegna debba intraprendere una gestione sostenibile su scala regionale della popolazione del daino che nei decenni scorsi non è stata fatta, motivo per il quale si è giunti alla situazione attuale.