Signori e signore: vi presentiamo la Trise
Diamo il benvenuto all’ennesima tassa che sostituisce imu e tarsu. Con tutti questi nomi non ci capiremo più niente. Ma ora ve la presentiamo. Si chiama ‘Trise’, la nuova imposta sulla casa che riformerà la tassazione immobiliare e che assorbirà le già esistenti Imu e Tares. E’ il nuovo tributo sui servizi comunalie sarà composto da due tipi di versamenti: uno che riguarda la gestione dei rifiuti e l’altro sui servizi indivisibili (tasi). I comuni hanno capacità di gestione e dunque applicare la tariffa che ritengono più adeguata alla situazione locale. Questo tributo verrà pagato non solo dai proprietari ma anche dagli inquilini: “il possesso, l’occupazione o la detenzione a qualsiasi titolo”, è ad opera anche dell’inquilino, cosi almeno emerge dalla bozza di legge di stabilità che domani sarà esaminata dal consiglio dei ministri. Ma si salvano gli affittuari stagionali. Se la casa è utilizzata per un periodo non superiore ai sei mesi, la tassa sarà pagata solo dal proprietario.
Forse qualcuno si ricorderà il nome “service tax”, un imposta che aveva sostituito l’imu e che ora cambierà nome. Assorbe Imu e Tares ma non il tributo provinciale ambientale che sopravvive alla riforma. Ecco le scadenze: 16 gennaio, 16 aprile, 16 luglio, 16 ottobre, ma sarà possibile anche il pagamento in un’unica soluzione il 16 giugno. Come verrà calcolata? Per la parte relativa ai servizi indivisibili, la base imponibile sarà quella dell’Imu e l’aliquota di base all’1 per mille (o 1 euro a metro quadrato, a seconda del calcolo che sceglierà il Comune). L’amministrazione locale potrà comunque agire sull’aliquota, dall’azzeramento alla maggiorazione che comunque potrà arrivare all’aliquota massima dell’attuale Imu “maggiorata dell’1 per mille”. Tra le notizie che arrivano sulla nuova tassa scorpriamo che ci sono però agevolazioni da non sottovalutare come gli sconti per i single, per le case al mare, per le abitazioni di chi lavora all’estero e tanti altri particlari che andremo a vedere con calma quando la bozza sarà trasformata in legge. L’unica cosa che sappiamo con certezza è che ogni comune potrà applicare delle riduzioni e avrà piena autonomia per adeguare la tassa alle esigenze del territorio.