Siliqua: bimbo nato da un incesto e poi ucciso
Si sta svolgendo, a porte chiuse, il dibattimento nei confronti della donna accusata di concorso nell’omicidio volontario di suo figlio nato da incesto. Il Processo in corte d’assise però è stato sospeso perché l’imputata non è in grado di presenziare all’udienza per gravi problemi di salute. E’ dell’anno scorso la condanna del padre-nonno a 20 anni di reclusione. Stamane il presidente della Corte d’Assise, Claudio Gatti, ha dunque sospeso l’udienza nei confronti della madre. Vittima di violenze e costretta ad una relazione incestuosa, secondo l’accusa avrebbe ucciso il loro figlio nel 1996. Il corpicino del neonato era poi stato ritrovato sotto un cavalcavia a Siliqua. Si trattava di un giallo irrisolto fino a quando nel 2011 il pm aveva avuto per le mani le rivelazioni di un parente grazie al quale aveva disposto gli esami del dna sul corpo del piccolo. Poi ipotizzò il concorso in omicidio di padre e figlia. Il dramma si è consumato tra le mura di casa. Dopo un tentativo di soffocare il piccolo con la carta igienica, il neonato sarebbe stato gettato dal cavalcavia. Questa drammatica storia ha sconcertato un intero paese.