Silvio Lai su Eni: Impegni mancati

Telegramma a Scaroni dalla Sardegna: "Se c'è una cosa di cui sono certo è che Scaroni e la sua ENI non avranno sconti dalla Giunta regionale di Francesco Pigliaru, il centrosinistra non guarderà dall'altra parte, né consentirà che non si mantengano gli impegni presi, sulle bonifiche, sugli investimenti, sui lavoratori, senza ritardi."

“Oggi Scaroni, Ad di ENI, ha detto che l’azienda che dirige investe senza soldi pubblici come fa in Sardegna? Bene, nella mia regione ENI, insieme a Catia Bastioli, cui sola va il nostro apprezzamento, hanno dato vita a Matrìca, azienda che sta avviando la produzione di un monomero a base naturale. Ottima cosa, ma i conti tra ENI e la Sardegna non tornano.
Nell’Isola, il ricordo di ENI è pessimo e il presente non è granché, perché non basta il microinvestimento sulla chimica verde, che si limita a riconvertire il poco personale Eni-Versalis già presente per rifarsi una reputazione.” scandisce il segretario del Pd sardo Silvio Lai. “Un’azienda come ENI che pensa di proporsi come un gigante industriale che fa a meno degli investimenti pubblici, non può essere un nano nel rapporto con un territorio che ha sfruttato per decenni e abbandonato al suo destino, come la Sardegna, ben finanziato da soldi statali.”

“ENI in Sardegna, con le sue scelte, ha mandato a casa in pochi anni migliaia di lavoratori, in particolare dell’indotto, ha impegni, ormai da diversi anni, per le bonifiche industriali di sua pertinenza per 800 milioni di euro che sono inattuate e per le quali, di volta in volta, da la responsabilità dei ritardi, ora al Ministero dell’Ambiente ora alla Giunta Regionale e ha dimenticato gli impegni per il recupero di quei lavoratori che hanno civilmente protestato per oltre un anno rinchiudendosi all’Asinara, da cui sono venuti fuori solo per l’intervento del presidente della Repubblica.” continua il segretario del Pd sardo. ” Aggiungo che in quest’ultimo anno la politica di ENI in Sardegna si è ridotta a risparmiare pochi euro escludendo dai servizi le imprese sarde. Con la conseguenza di appalti vinti da imprese di altre regioni che poi subappaltano a prezzi da fame il lavoro “sporco” alle imprese locali. Insomma non comprendo davvero di cosa si possa vantare Scaroni per le sue attività in Sardegna se non di un comportamento da nano industriale, che non si accettava neanche 50 anni fa. Telegramma a Scaroni dalla Sardegna: “Se c’è una cosa di cui sono certo è che Scaroni e la sua ENI non avranno sconti dalla Giunta regionale di Francesco Pigliaru, il centrosinistra non guarderà dall’altra parte, né consentirà che non si mantengano gli impegni presi, sulle bonifiche, sugli investimenti, sui lavoratori, senza ritardi.”

Redazione, 25 Febbraio 2014