Il Sindaco di Villanova risponde agli attacchi della minoranza
Quirico Meloni, Sindaco di Villanova Monteleone, replica alla minoranza consiliare sui finanziamenti regionali
Noto che la minoranza riprende notizie trite e ritrite facendole passare come sfornate fresche. Probabilmente è solo il pretesto per essere presenti qualche volta in più sui giornali o per dar argomenti di discussione agli astanti dei bar in paese. Sia all’una che all’altra richiesta di chiarimenti, peraltro, è stata data risposta in passato e in occasione di consigli comunali. Ma forse la minoranza ha dimenticato le risposte o magari non ero stato sufficientemente chiaro nell’esprimerle. In riferimento ai fondi sul salvamento al mare, ho già detto che la Regione Sardegna ha comunicato al Comune di Villanova Monteleone la concessione di un contributo, pari a complessivi € 6.500,00, solamente nel mese di Agosto di quest’anno. Ossia a stagione balneare abbondantemente iniziata e con programmi già definiti.
In parole povere, il fieno è arrivato quando i buoi erano già scappati dalla stalla. Peraltro, il Comune di Villanova Monteleone non aveva mai avuti concessi contributi per il salvamento a mare, considerato che sino allo scorso anno erano fondi direttamente gestiti dalle Province. Conseguentemente, prima di attivare il servizio di salvamento a mare era necessario procedere all’acquisto delle attrezzature di salvamento, quali torrette di avvistamento, pattino di salvataggio, corde, e altro ancora, senza le quali non è possibile attivare alcun servizio di salvamento. Ad Agosto tutte le ditte fornitrici di detto materiale, come è ovvio, sono chiuse per ferie. Quindi, al di là dell’utilità di un servizio di salvamento a mare, lo stesso non è stato attivato per responsabilità che oggettivamente non sono in capo alla nostra amministrazione. A meno che qualcuno della minoranza non pensasse di tuffarsi nel mare di Poglina ad ottobre inoltrato e pretendere ad autunno il servizio di salvamento a mare.
In riferimento al finanziamento della Regione Sardegna di € 220.000,00 per il recupero della cava dismessa di Pottu Codinu, sita vicina al lago Temo, è bene fornire alcuni chiarimenti e proporre spunti di riflessione. Correva l’anno 2013. In primo luogo il finanziamento ottenuto dal Comune di Villanova Monteleone è stato il risultato di una proposta progettuale azzeccata e vincente che è stata ritenuta valida dalla Regione Sardegna che ha, per l’appunto, concesso il contributo. Per poter attivare concretamente il progetto, che prevedeva il recupero e la valorizzazione di una cava in cantoni di tufo da tempo dismessa e abbandonata, era comunque necessario il possesso dell’area di cava. Tanto è vero che da subito era stata chiesta all’anziano proprietario, di origini villanovesi ma residente ad Alghero e recentemente deceduto, la possibilità di trasferirne il possesso al Comune di Villanova, a fronte di un giusto riconoscimento economico. L’anziano proprietario, entusiasta della proposta, inizialmente si era detto disponibile a cedere quest’area e, in base a questa disponibilità, era stata perfezionata la domanda di finanziamento alla Regione.
Ottenuto il finanziamento, del tutto “inspiegabilmente”, l’anziano proprietario ha però “ritrattato” e, bontà sua, non ha più concesso il terreno della cava. I ripetuti tentativi di far cambiare idea al vecchio signore, anche con l’aiuto di alcuni parenti, sono stati però vani. Conseguentemente, valutata anche l’età avanzata del proprietario nonché il suo precario stato di salute, si è ritenuto opportuno non insistere ulteriormente, rispettare la sua volontà e, nostro malgrado, comunicare alla Regione l’impossibilità di procedere all’appalto dei lavori. Tutto qui. Peraltro, se avessimo fatto finta di nulla, magari appaltando i lavori con l’utilizzo del finanziamento regionale concesso, avremmo indebitamente utilizzato un contributo pubblico. Probabilmente qualche altro signore avrebbe seguita opposta condotta. Ma noi abbiamo ritenuto di comportarci diversamente. E pensiamo di aver fatto la cosa giusta. Peraltro, in futuro, se gli attuali proprietari della cava abbandonata dovessero dare l’assenso, si potrebbe nuovamente presentare istanza di contributo a valere su un nuovo bando regionale. La cosa, sarebbe peraltro facilitata dal fatto che tutti gli elaborati progettuali sono nella nostra disponibilità e rimangono assolutamente validi e riproponibili. Questi i fatti.
Ora però proviamo a fare alcune riflessioni. La nostra Amministrazione Comunale, e non altra, nel 2013 aveva presentato domanda di finanziamento alla Regione, risultando ammessa a contributo. Questo per sottolineare il fatto che allora avevamo colto la possibilità di conseguire il finanziamento per la valorizzazione della cava dismessa di Pottu Codinu. Al contrario del signor Monti, oggi addolorato dell’impossibilità di utilizzo del contributo concesso, che magari scorda che quando amministrava da sindaco il paese di Villanova, mai e sottolineo mai ha presentato domanda per ottenere lo stesso finanziamento regionale. Infatti, nonostante la Regione Sardegna nel 2006, 2007, 2008, 2009, avesse aperto il bando per riconoscere, a favore dei Comuni, dei contributi per il recupero delle cave dismesse, il signor Monti non ha mai, e sottolineo mai, partecipato ai diversi bandi. E non ha mai provato a coinvolgere questo o quel proprietario di cave dismesse. Quindi, per ben quattro volte, al dispiaciuto signor Monti gli si è presentata l’opportunità di ottenere un importante finanziamento, e per ben quattro volte ha sempre “girato la faccia altrove”, perdendo di fatto, e a prescindere, il relativo contributo.