Sinistra Civica in assemblea per indicare la sostituta della Lampis
Venerdì 18 alle ore 20.30 presso la sede di via Barcellonetta si terrà l’assemblea della lista civica. Una sorta di resa dei conti tra le due anime del movimento politico
Non c’è pace per l’esecutivo guidato da Mario Bruno, caratterizzato in questi lunghi due anni e mezzo da lotte intestine tra le varie anime politiche che compongono la coalizione di “destrasinistracentro”. La prima, in ordine di tempo, a dar sfogo ai propri malumori è stata la parte più di centro, democristiana, che si è scissa in due gruppi consiliari con la nascita dei “Democratici per Alghero” (LEGGI). Poi è toccato all’ala destra, l’UDC. Il partito di Giorgio Oppi ha aperto una crisi lunghissima uscendo dalla maggioranza di governo, per poi rientrarvi incassando l’importante carica di vicesindaco ma perdendo così consiglieri comunali in favore dell’opposizione (LEGGI). Mentre la spalla sinistra della coalizione è stata l’unica a non dare segni di malcontento. Fino ad oggi, perché, anche in casa “Sinistra Civica” gli umori non sono più cosi sereni. La lista nata dall’incontro di alcune anime della sinistra algherese (Sardinia y Llibertat di Carlo Sechi, i comunisti di Elias Vacca e la parte di C’è un Alghero Migliore riconducibile a Ivan Blecic) vive, infatti, da mesi un clima da separati in casa. Da un lato il gruppo vicino all’assessora al commercio Natacha Lampis, i quali componenti hanno aderito da tempo al partito dei Rossomori (LEGGI), e dall’altra quello collegato all’unico consigliere della lista, Giampietro Moro. La mancanza di condivisione tra assessora e consigliere, o meglio tra le due correnti, è la nota più dolente. Il tutto naturalmente aggravato dal peso delle deleghe di riferimento in una città in cui il settore commerciale vorrebbe e dovrebbe essere sempre più trainante nell’economia locale. La crisi interna a Sinistra Civica è ora arrivata al culmine tanto che la possibilità della sostituzione della Lampis è ormai data per certa (LEGGI). Una sorta di punto di non ritorno che sarà sancito venerdì durante l’assemblea plenaria della lista convocata per le ore 20.30 nella sede di via Barcellonetta. Come sempre accade in queste situazioni le soluzioni possono essere diverse: l’assessore capisce di non avere più la copertura politica del gruppo consiliare e del sindaco e rassegna di propria iniziativa le dimissioni, oppure, se questo non accetta lo stato delle cose il consigliere comunale si trova costretto a sfiduciare platealmente il delegato durante il consiglio comunale e il sindaco a ritirargli le deleghe o, ed è sempre la soluzione più auspicabile, l’attuazione di un percorso concordato tra consigliere, assessore e sindaco per lasciare meno cicatrici possibili. Per sapere cosa accadrà non resta che aspettare fino a sabato mattina, intanto una cosa è certa, Moro e compagni stanno già valutando alcuni profili per ricoprire il ruolo di assessore allo sviluppo economico. Sarà sicuramente una donna per la parità di genere, per evitare una seconda volta problemi di condivisione sarà una figura vicino al gruppo dei comunisti e, ovviamente, con competenze specifiche in materia.