«So.Ge.A.Al contro la solidarietà. Penalizzati i lavoratori che donano il sangue»
Uiltrasporti : «Malgrado i dipendenti comunichino con largo anticipo all'Azienda la propria intenzione di astenersi dal lavoro per donare il sangue, questo non è di fatto consentito».
Secondo i rappresentanti di Uiltrasporti il Management della Società di Gestione dello scalo di Alghero «ignora ancora una vota che le Leggi dello Stato Italiano le approva il Parlamento e non Manager o CDA di sorta, interpretando la Legge 219 dell’ottobre del 2005 in modo a dir poco fantasioso. Malgrado i dipendenti comunichino con largo anticipo all’Azienda la propria intenzione di astenersi dal lavoro per donare il sangue, questo non è di fatto consentito. Il permesso di legge non viene concesso come previsto». Riportiamo di seguito la nota della Segreteria Territoriale
La Sardegna è da sempre un isola che compra sangue da altre regioni per un fabbisogno che cresce sistematicamente ogni estate. Sia Stato che Regione fanno fronte a queste necessità attraverso campagne di sensibilizzazione che coinvolgono Associazioni, Aziende sanitarie, Imprese e semplici Cittadini con un chiaro invito a tutti coloro in grado di donare di farlo senza indugi. Fondi finanziati da apposite leggi conciliano esigenze dei datori di lavoro, della sanità e dei lavoratori, con il riconoscimento del diritto all’intero giorno di riposo senza perder retribuzione (per i lavoratori), col rimborso (al datore) a fronte della certificazione rilasciata dalla struttura autorizzata, e una minore spesa rispetto all’acquisto di emoderivati per l’intera comunità
. In So.Ge.A.Al. SpA non la pensano così: Il Management ignora ancora una vota che le Leggi dello Stato Italiano le approva il Parlamento e non Manager o CDA di sorta, interpretando la Legge 219 dell’ottobre del 2005 in modo a dir poco fantasioso. Malgrado i dipendenti comunichino con largo anticipo all’Azienda la propria intenzione di astenersi dal lavoro per donare il sangue, questo non è di fatto consentito. Il permesso di legge non viene concesso come previsto. Se ci fossero esigenze di servizio reali, tale richiesta, in un azienda normale, verrebbe semplicemente negata, invitando il dipendente a concordare altra data utile. In So.Ge.A.Al. SpA, con il beneplacito della Regione, capita tutt’altro.
Secondo l’attuale Management, si deve iniziare il proprio turno, magari alzandosi alle tre del mattino, e solamente poi, dopo aver lavorato secondo le indicazioni aziendali, si può andare a donare, con i rischi per la salute derivanti da condizioni psicofisiche compromesse dalla stanchezza e documentate sia a livello medico oltre a essere riconosciute per legge. Il finto permesso “Made in Sogeaal” può essere concesso, sempre per il Management, solamente a patto di fornire all’Azienda il certificato medico della struttura autorizzata, per permettere all’Azienda di recuperare quanto in realtà non perso, vale a dire soldi pubblici destinati a rimborsare solamente i datori di lavoro virtuosi, che permettono ai propri dipendenti l’astensione dal lavoro per l’intera giornata della donazione: un messaggio disincentivante e diseducativo che Uiltrasporti stigmatizza in quanto assurda interpretazione, inammissibile e fuorviante, oltre che di dubbia legittimità e liceità, di una legge invero cristallina da applicare senza abbondanti e gratuite interpretazioni di sorta.
Tale atteggiamento è da censurare immediatamente e l’Organizzazione, ancor prima di qualsivoglia iniziativa di sorta, invita il Management So.Ge.A.Al a riflettere seriamente al danno fatto alla comunità, rimediando con un unico gesto di civiltà in mezzo a tante barbarie: recarsi in prima persona in un qualsiasi centro trasfusionale o autoemoteca autorizzata per formarsi e informarsi, e poi donare il sangue per chi ne ha bisogno come tutti i comuni mortali.
Uiltrasporti – Segreteria Territoriale di Sassari-Olbia