Società In house: passa la delibera ma la delusione dei lavoratori è tanta.
Ieri sera in consiglio c’erano quasi tutti. Tutti i lavoratori In house che stanno cercando di capire quale sorte li aspetta e cosa sta facendo l’Amministrazione comunale per garantire la loro sopravvivenza. Non solo perchè è un dovere viste la famiglie coinvolte che cadrebbero in disgrazia, ma sopratutto perchè la società garantisce un servizio ad uso civico importante che non può essere sospeso tantomeno interrotto. Dunque, dalla convocazione urgente ci si aspettava qualcosa di incisivo. Innanzitutto è stato spiegato che non era una vera e propria delibera ma un atto di indirizzo, che chiede alla società di analizzare un percorso progettuale da poter essere poi discusso in consiglio. L’opposizione, dopo aver dichiarato di aver appreso della delibera mezz’ora prima di entrare in aula, e dopo aver chiesto una sospensione di 10 minuti per poterla leggere in separata sede, ha bocciato l’atto spiegando l’inutilità del documento.
Il consigliere Marco Tedde si è cosi espresso:” E’ un atto di indirizzo dove nell’indirizzo c’è solo il numero civico e non la via”, dichiarando l’atto ancora più superficiale della delibera presentata due mesi prima in giunta. Secondo l’opposizione si tratta del solito scaricabarile nella figura del presidente della società In house Tagliarini che , sempre secondo l’opposizione viene chiamato a risolvere con la bacchetta magica le sorti di una sessantina di dipendenti. Queste le parole del consigliere Pais “Presa per i fondelli, in termini tecnici presa di tempo, per dare un contentino ai dipendenti nella speranza di simulare una soluzione che di fatto dissimula l’incapacità totale non solo di risolvere il problema ma anche di affrontarlo; perchè questa delibera non fa non solo un passo in avanti ma dieci indietro”.
E rincara la dose Gianni Martinelli: “Mi aspettavo la concretezza che la politica vera deve avere; parliamo della società In house e non c’è il Presidente della società? Avrei voluto chiedere al Presidente: “E’ consapevole che la delibera della maggioranza le sta chiedendo di fare lei il piano industriale, quello che non riesce a fare l’Ammnistrazione che ha i mezzi economici e le risorse?”. Si scaldano un po gli animi rimessi poi a freddo dal consigliere Zanetti e dall’intervento del consigliere Melis che si è rivolto ai lavoratori spiegando un dato di fatto che non si può negare. “Noi non potevamo venire oggi pretendendo di risolvere in mezz’ora le sorti di una società. Abbiamo cacciato il fantasma della cassaintegrazione e stiamo lavorando per far si che nessuno di voi perda il lavoro, un lavoro che per la città è indispensabile”. I lavoratori hanno assistito alla discussione senza creare subbuglio, anzi, da parte loro c’è stato un grande rispetto , per quanto fosse chiaro nei loro volti un velo di rassegnazione .