Sogeaal, il Consiglio di Amministrazione replica a Rudas, Cgil

Sogeaal replica all'esposto presentato dalla CGIL alla Procura della Repubblica, con riferimento a presunte irregolarità nella aggiudicazione dell'’appalto di pulizie dell’aeroporto di Alghero.

Facciamo riferimento all’esposto presentato alla Procura della Repubblica dalla CGIL, avente ad oggetto presunte irregolarità nell’aggiudicazione dell’appalto di pulizie dell’aeroporto di Alghero. Nel ribadire la piena correttezza della Società e della Commissione aggiudicatrice interna e l’assenza di qualsiasi anomalia, Sogeaal rimane, come sempre, a disposizione per ogni verifica ispettiva ritenuta opportuna dagli organi deputati. Non possono non registrarsi tuttavia le, gravissime, esternazioni del Segretario Rudas, rispetto alle quali SOGEAAL si riserva sin d’ora ogni legittima tutela. Il quadro che emerge dalla, artefatta, ricostruzione operata dal sindacalista arriva infatti ad ipotizzare addirittura una collusione della Società, che avrebbe consapevolmente sottaciuto la sussistenza di anomalie tecniche plausibili di invalidare la gara. Nello specifico, Rudas, si riferisce ad un importo di aggiudicazione insufficiente a remunerare il complesso delle attività da svolgere.

Al riguardo, giova innanzitutto precisare che la gara ha visto la partecipazione di oltre venti ditte, che ogni documento di gara è stato reso immediatamente disponibile all’intero lotto dei partecipanti, che due ditte hanno presentato richiesta di accesso agli atti ispezionando i verbali di aggiudicazione, ma che nessuna delle ditte escluse ha presentato ricorso: questa, nell’attuale scenario socio-economico, è senz’altro un’“anomalia”! Se di anomalie vogliamo parlare deve invece essere aperto un altro capitolo. Considerati i servizi prestati, non è infatti tanto “insufficiente” l’importo oggi posto a gara quanto era invece, in una corretta ottica industriale, “abbondante”, dove per pietà narrativa non si impiegano altri termini, quello che dal 2004 remunerava lo stesso servizio. Un canovaccio che si ripete, quello dei costi anomali, e che conferma, per usare le parole di un magistrato, il quadro della “cattiva ed allegra gestione” e delle “spese dissennate” ante 2009, e che, rispetto ai servizi in questione (pulizie) alimentava con ogni probabilità un’abitudine, quella di sovraccaricare l’azienda di personale (e di costi), che tutti quelli che hanno avuto rapporti con “quella Sogeaal” dicono di conoscere bene ma di cui nessuno parla mai con chiarezza.

Un’abitudine, se non una regola, che aveva finalità probabilmente diverse da quelle aziendali, che alla scrivente risultano attualmente essere all’attenzione – queste sì – della Procura della Repubblica. L’intervento di CGIL si inserisce nel solco di un inqualificabile sistema disinformativo a cui la Società è ormai abituata, ma non rassegnata. Un intervento che si abbina ad altre inclinazioni altrettanto biasimevoli, come quella ad esempio di illudere che chi, a qualsivoglia titolo, abbia operato in ambito aeroportuale possa automaticamente diventare un dipendente Sogeaal (come accaduto in passato per i lavoratori della cooperativa Aristea chiamati a fare da “aiutanti” agli addetti al carico e scarico bagagli (!): un modello che ha cercato di replicare con gli addetti occupati presso il servizio di assistenza PRM). È divenuto ormai impossibile capire, e ancor meno giustificare, le motivazioni che supportano questo tipo di comportamenti, salvo quello di andare caparbiamente in direzione opposta e contraria all’esigenza di evitare, in questo delicato momento, qualsiasi azione (in special modo quelle a mera “rilevanza mediatica”) che possa rischiare di inquinare la qualità dei riscontri auspicati allontanando i possibili interlocutori interessati al percorso di privatizzazione della Società.

Se dovessimo segnalare noi, tali comportamenti, alla Procura della Repubblica, probabilmente li definiremmo una vera e propria turbativa di gara: questo sì è un reato facilmente circostanziabile. Ci rifletta, il Segretario della CGIL, se ha realmente a cuore le sorti dei lavoratori che pretende di tutelare. Perché, oltre a quelli interessati dall’appalto, vi sono quelli che lavorano in quella che probabilmente è la più importante infrastruttura del territorio, senz’altro la più strategica: Sogeaal. Ci rifletta, come avrebbe dovuto rifletterci prima del 2009, ed abbia rispetto per chi a quel percorso sta, faticosamente, cercando di porre rimedio negli ultimi anni, perché, esaminando le rassegne stampa di quel tempo, dal Segretario Rudas o dalla CGIL non si rilevano segnalazioni ai media o alla Procura della Repubblica.

Sogeaal S.p.A., 28 Maggio 2015