Specializzazioni mediche, Fdi-An: «Giunta Pigliaru taglia 3 mln a Università Sassari e Cagliari»
Intervento del coordinatore regionale Salvatore Deidda e il consigliere regionale Paolo Truzzu, entrambi esponenti di Fdi-An: «Altro che valorizzazione delle capacità dei giovani sardi, si tratta di una nuova spinta ad emigrare»
«Nonostante il sempre maggiore bisogno di personale nelle corsie dei nostri ospedali, si prevedono tempi duri per medici, veterinari, odontotecnici e biologi. La Giunta Regionale – scrivono in una nota il coordinatore regionale Salvatore Deidda e il consigliere regionale Paolo Truzzu, entrambi esponenti di Fdi-An – nella manovra di Bilancio presentata, ora in discussione nelle commissioni consiliari, ha previsto un taglio di 3 milioni di euro alle Borse di studio destinate alla frequenza delle scuole di specializzazione per i medici e non».
«La Sardegna – si legge nella nota – nella scorsa legislatura è stata la prima Regione italiana a riconoscere le borse di studio per l’area sanitaria non medica – introdotte con l’allora Assessore alla Sanità Antonello Liori – e, con uno sforzo economico, si è riusciti a dare ulteriori risorse anche ai medici, veterinari, odontotecnici». «L’obiettivo – dichiara il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia- era cercare di frenare la tendenza di molti validissimi laureati a fuggire all’estero in cerca di borse di studio od occupazioni che valorizzassero la loro preparazione e ne accrescessero le competenze. Oggi invece la Giunta dei professori taglia sensibilmente il Contributo all’Università di Cagliari e Sassari per le borse di studio, invitando di fatto tutti i giovani laureati a partire all’estero».
«La Regione dovrebbe, invece, – spiega Paolo Truzzu, Vicepresidente della Commissione Bilancio che in queste ore sta preparando decine di emendamenti da presentare in commissione – investire sull’Università. Perché questo significa puntare nella preparazione della futura classe dirigente della nostra terra. Al contrario, impoverendo l’Università, si impoverisce l’offerta formativa e si creerà il circolo vizioso per cui anche lo Stato investirà meno sui nostri Atenei. Sinceramente non vedo un progetto in questa manovra, ma solamente dei tagli senza logica per recuperare risorse, togliendo fondi a settori per altro fondamentali. Temo che purtroppo a pagare saranno i nostri giovani migliori, che abbandoneranno l’Isola ormai senza prospettive serie e senza futuro professionale» – conclude Truzzu.