Spending review e tasse universitarie. Interviene il Rettore
In risposta ai timori legati alla recente approvazione della revisione della spesa pubblica (più conosciuta come “spending review”), è intervenuto nella giornata di ieri il Rettore dell’Università di Sassari, Attilio Mastino, che ha chiarito quale sarà l’orientamento dell’Ateneo in merito alle tasse universitarie: «Siamo consapevoli della gravità della crisi economica globale che si sta pesantemente abbattendo sul nostro Paese e delle difficoltà delle famiglie sarde ad andare avanti. Per questo abbiamo ponderato a lungo la decisione di ritoccare le tasse studentesche e due mesi fa abbiamo stabilito responsabilmente di limitare l’aumento delle tasse per il prossimo anno accademico dall’8% per le fasce di reddito più basse, al 20% che toccherà solo uno studente su dieci. I provvedimenti presi prima dell’approvazione da parte del governo dei severi indirizzi in materia di incremento delle tasse universitarie, sono stati assunti con lo scopo di tutelare le fasce di reddito più basse e dopo ripetuti confronti con i rappresentanti degli studenti del Consiglio di Amministrazione, correggendo alcune disparità. Dopo la recente approvazione del decreto sulla spending review ci siamo rifiutati di incrementare ulteriormente le tasse a danno dei nostri studenti, così come invece potrebbe avvenire in altri atenei». Un sospiro di sollievo per gli studenti delle facoltà dell’Ateneo, che possono vantare a livello nazionale una delle più basse pressioni fiscali (il rapporto tra i contributi versati dagli studenti e il finanziamento erogato dallo Stato all’Ateneo di Sassari si attesta sul 10,4%, a fronte del 20% fissato dalla legge). E questo nonostante i terribili tagli riservati all’istruzione: «Tutte le Università – ha proseguito il Rettore – hanno visto drammaticamente ridotti i trasferimenti dallo Stato disposti dal Governo. Il nostro Ateneo ha subito tagli consistenti sul fondo di finanziamento ordinario, pari a dieci milioni negli ultimi quattro anni. Il che significa che dovremo lavorare per trovare soluzioni per riuscire a pagare integralmente gli stipendi ai nostri docenti e al personale. Non ci rivarremo sui nostri studenti e siamo riusciti ad assicurare nuovi servizi, a partire dall’iscrizione on-line e dal sostegno agli studenti lavoratori.
L’Università di Sassari è in pieno sviluppo e aumenta in modo evidente la dimensione internazionale, migliorano le strutture, inauguriamo nuovi laboratori e nuove attività, il numero dei visiting stranieri supera il centinaio di unità».Una presa di posizione che vale come segno di discontinuità rispetto al feroce incremento di tutti i contributi: «L’Università – ha concluso il Rettore – non si difende con l’aumento delle tasse, che anzi ci impegniamo a rimborsare se questo fosse possibile, non si difende riducendo il numero degli iscritti, non si difende colpendo pesantemente il diritto allo studio, ma attraverso maggiore efficienza, maggiore produttività, maggiore valutazione dell’impegno e dei risultati di tutti».