Spiava i dipendenti con le telecamere: denunciato

Un paio di telecamere non autorizzate, un collegamento web sul telefonino e i dipendenti venivano controllati a distanza in modo da non poter permettere loro nemmeno la sigaretta di pausa o andare al bagno. Nessuna distrazione era concessa e quando i suoi dipendenti si sono accorti di essere controllati a vista poichè veniva a sapere anche dei più minimi spostamenti, lo hanno denunciato. Nessuna distrazione perché al Grande fratello di Loiri  non sfuggiva niente. Per questo motivo è stato denunciato all’autorità giudiziaria di Loiri Porto San Paolo. La sua attività è stata anche sospesa per la presenza di oltre il 50 per cento dei lavoratori in nero. Sicuramente la battaglia giudiziaria su questo fronte sarà durissima, ma la triste realtà è quella di un rapporto lavorativo tra datore di lavoro e dipendente sempre più in crisi e che va avanti per inerzia, giocando sullo sfruttamento, sull’inquadratura lavorativa non a norma, e su una serie di situazioni che non garantiscono una produttività concreta dell’azienda. L’episodio di Loiri si riferisce a una piccola attività di ristorazione, ma il decadimento dei rapporti in azienda colpisce soprattutto il settore dell’edilizia, dove la corsa al ribasso e la grande offerta di lavoro hanno trasformato il settore in una vera e propria giungla, dove si è pronti persino a chiudere un occhio e chi ne fa le spese è sempre il lavoratore.

5 Settembre 2013