Statuti sassaresi tra passato e presente
Dal 14 marzo al via i martedì dell'Archivio, un'occasione per recuperare la memoria storica della città.
Promuovere e valorizzare la fonte documentaria, gli statuti sassaresi del XIII secolo, per recuperare la memoria storica della città. È la filosofia che muove i «martedì dell’Archivio», gli incontri promossi dall’assessorato comunale alla Cultura del Comune di Sassari e organizzati dall’Archivio storico comunale per le celebrazioni dei 700 anni degli statuti sassaresri e che prenderanno il via martedì 14 marzo, alle 17, nella sede dell’archivio in via dell’Insinuazione: primo tema sarà Le istituzioni cittadine tra passato e presente.
Gli appuntamenti, con cadenza quindicinale da metà marzo alla fine di giugno, vedranno protagonisti storici ed esperti da un lato e operatori della società civile dall’altro, che si confronteranno su specifici temi degli statuti sassaresi con il fine di andare a rappresentare una sorta di “identità allargata” dello Statuto locale. «Le celebrazioni dei 700 anni – afferma il sindaco Nicola Sanna – servono a rendere evidente che la storia della nostra città affonda le radici in un contesto di grandi sconvolgimenti, nel quale comincia ad affermarsi l’identità e l’autonomia comunale». La conoscenza delle vicende, degli usi e delle leggi con cui si reggeva la comunità cittadina di un tempo consentirà una sorta di ricucitura tra presente e passato, in termini di trasmissione del senso di appartenenza a quella comunità.
«L’obiettivo di questi incontri – aggiunge l’assessora alla Cultura Raffaella Sau – è quello di riaprire in città una discussione seria e approfondita intorno a temi cruciali, per migliorare il presente e per programmare il futuro. Il dialogo con la storia non va inteso come rassicurante abbandono alla nostalgia ma come cartina di tornasole per misurare il nostro protagonismo nei processi del mutamento sociale». E i «martedì dell’Archivio», allora, quali occasione di riflessione consentiranno di scorgere nel passato le origini dell’attualità.
«Lo studio approfondito e condiviso di fonti storiche come gli statuti sassaresi – spiega Paolo Cau dell’Archivio storico e organizzatore degli appuntamenti – è una delle poche vie percorribili per ricostruire la complessità della storia di una città; che è fonte di consapevolezza per i cittadini di oggi, perché fornisce loro uno strumento per vivere con compiutezza i rapporti comunitari e il rapporto stesso con la città».
Il Format, il primo incontro, i temi successivi, i protagonisti.
Il format degli incontri prevede il confronto di storici delle singole materie statutali quali storia delle istituzioni, diritto penale, storia agraria, storia della condizione femminile, storia del commercio, dell’alimentazione con quanti operano nell’omologo ambito nel contemporaneo. Martedì 14 marzo, alle ore 17, saranno Antonello Mattone, storico delle Istituzioni dell’Università degli Studi di Sassari, e Esmeralda Ughi, presidente del consiglio comunale di Sassari a conversare su Le istituzioni cittadine tra passato e presente.
Il martedì successivo Sabrina Mingarelli (soprintendente archivistico per la Sardegna) e il capitano Paolo Montorsi, responsabile per la Sardegna del Nucleo tutela patrimonio culturale dei carabinieri, affronteranno il tema del rapporto tra la tutela e la valorizzazione dei documenti più preziosi di una collettività, come i codici pergamenacei degli statuti sassaresi. Sino a fine giugno sono previsti incontri che avranno come temi: la cittadinanza e la partecipazione, la condizione femminile, il delitto e la pena, le forme dell’abitare, il commercio, il rapporto città-campagna, la cultura del cibo e i modelli alimentari.
Gli appuntamenti dei «martedì dell’Archivio Storico» vedranno quindi, tra gli altri, la partecipazione di Michela De Giorgio, Marco Milanese, Alessandro Soddu, Giovanni Fancello, Toto Porcu e le associazioni Noi Donne 2005, Coldiretti, Tamalacà, Corso Vittorio Emanuele, che hanno condiviso lo spirito aderendo con convinzione alla programmazione dell’iniziativa.